Venezia. Mostra del Cinema 2023, lo sciopero di Hollywood blocca i divi: ma spunta una deroga per i film indipendenti

Mostra del Cinema 2023, lo sciopero di Hollywood blocca i divi: ma spunta una deroga per i film indipendenti
VENEZIA - Si profila una deroga per la partecipazione delle star dei film indipendenti statunitensi ai festival autunnali...

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VENEZIA - Si profila una deroga per la partecipazione delle star dei film indipendenti statunitensi ai


festival autunnali del cinema
; una deroga che dovrebbe interessare per prima la Mostra del Cinema di Venezia e poi il Telluride Film Festival, in Colorado, e il Toronto International Film Festival, in Canada.

L'ipotesi è stata annunciata Duncan Crabtree-Ireland, il direttore esecutivo nazionale del sindacato Sag-Aftra e capo negoziatore dello sciopero degli attori di Hollywood, al sito internet «Deadline» oggi al Comic-Con di San Diego, in California. «Stiamo esaminando questo problema - ha detto Crabtree-Ireland - Potrebbe esserci una forma di accordo provvisorio che possiamo rendere disponibile a tale scopo».

Le regole dello sciopero Sag-Aftra sottolineano che i membri «possono partecipare a un festival cinematografico che non ha alcun legame noto con un'azienda Amptp». Pertanto, Venezia 80, con i film in concorso che saranno annunciati martedì 25 luglio dal direttore Alberto Barbera e dal presidente della Biennale Roberto Cicutto, potrebbe scommettere sulla presenza di film statunitensi indipendenti e con le tanto attese star.

INCOGNITA DIVI

L'unica incognita è legata alla presenza delle star di Hollywood sul red carpet. Per il resto, la definizione del programma della Mostra del Cinema di Venezia numero 80, in calendario al Lido dal 30 agosto al 9 settembre, è alle battute finali: il direttore artistico Alberto Barbera avrebbe scelto per il concorso internazionale una ventina di film rappresentativi di nuove tendenze estetiche ed espressive del cinema italiano, europeo, asiatico e americano.

Sarà lo stesso Barbera, il direttore più longevo nella storia del festival veneziano, affiancato dal presidente della Biennale di Venezia, Roberto Cicutto, a presentare martedì prossimo, 25 luglio, il cartellone ufficiale svelando i titoli che gareggeranno per la conquista del Leone d'oro e gli altri premi. E c'è chi giura che non mancheranno le sorprese.

Per ora di certo c'è il film di apertura in Concorso: «Comandante», diretto da Edoardo De Angelis, con Pierfrancesco Favino, sarà presentato nella Sala Grande del Palazzo del Cinema mercoledì 30 agosto. Ha preso il posto del titolo annunciato un paio di settimane fa, «Challengers» di Luca Guadagnino, dramma tennistico vietato ai minori negli Usa, interpretato da Zendaya. «Challengers» in un primo momento doveva uscire nelle sale statunitensi il 15 settembre ma ora la casa produttrice Metro-Goldwyn-Mayer ha fissato la nuova data al 26 aprile 2024. «Come si faceva ad andare a Venezia senza la presenza di Zendaya?», ha spiegato una fonte della major a «The Hollywood Reporter» a proposito dello spostamento della data di uscita.

La mossa è un segnale di stress per i prossimi festival che sembrano prepararsi a una stagione senza gli attori statunitensi della Sag-Aftra, ai quali è stato impedito di fare attività promozionali a causa dello sciopero ad oltranza proclamato dagli sceneggiatori degli studios hollywoodiani.

Tuttavia sembra profilarsi una deroga per la partecipazione delle star dei film indipendenti statunitensi ai tre festival autunnali del cinema: prima la Mostra del Cinema di Venezia e poi il Telluride Film Festival, in Colorado, e il Toronto International Film Festival, in Canada.

L'ipotesi è stata annunciata da Duncan Crabtree-Ireland, il direttore esecutivo nazionale del sindacato Sag-Aftra e capo negoziatore dello sciopero degli attori, al sito internet «Deadline» oggi al Comic-Con di San Diego, in California. «Stiamo esaminando questo problema - ha detto Crabtree-Ireland - Potrebbe esserci una forma di accordo provvisorio che possiamo rendere disponibile a tale scopo». Le regole dello sciopero Sag-Aftra sottolineano che i membri «possono partecipare a un festival cinematografico che non ha alcun legame noto con un'azienda Amptp».

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Il Gazzettino