E Orsoni disse: «Voglio più soldi» Il retroscena del finanziamento

Giorgio Orsoni
VENEZIA - «La parte regolare è una piccola parte rispetto al totale che è stato rilevante, perché noi avevamo previsto di spendere molto meno e poi invece Orsoni mi ha detto...

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VENEZIA - «La parte regolare è una piccola parte rispetto al totale che è stato rilevante, perché noi avevamo previsto di spendere molto meno e poi invece Orsoni mi ha detto che aveva bisogno di altri soldi». É il presidente del Consorzio Venezia Nuova, Giovanni Mazzacurati, interrogato dopo l’arresto del luglio scorso, a parlare davanti ai magistrati. Il coinvolgimento del sindaco Giorgio Orsoni comincia da qui, con questa storia di presunto finanziamento illecito per la campagna elettorale del 2010.




L’ordinanza del giudice per le indagini preliminari Alberto Scaramuzza, che per il sindaco di Venezia ha disposto gli arresti domiciliari, riporta ampi stralci di quei primi interrogatori da cui è iniziato tutto. «Ecco, noi abbiamo sostenuto la campagna elettorale di Orsoni» spiega sempre Mazzacuranti. «Noi gli abbiamo corrisposto questa cifra un po’ a scaglioni e quindi mi pare che in sei mesi l’abbiamo saturata». Il magistrato insiste per sapere come avvenivano questi versamenti. «Era contante» spiega Mazzacurati. «É stata consegnata ad Orsoni o a qualcuno che lui ha chiesto in modo da arrivare a circa mezzo milione di euro».









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Il Gazzettino