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CHIOGGIA - Un regime di «flessibilità» all'attività di pesca verrà concesso alle imprese di Chioggia, la cui attività lavorativa è condizionata dal funzionamento delle paratoie del Mose. Lo annuncia oggi, 26 dicembre, il sindaco della cittadina lagunare, Mauro Armelao, anticipando i contenuti del prossimo decreto del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali (Mipaaf) per l'esercizio dell'attività di pesca nel 2022.
Nel provvedimento in fase di emanazione sarà inserita una specifica prescrizione che consentirà alle imprese operanti nei Compartimenti marittimi di Chioggia e di Venezia, di modificare la scelta tra «ore» e «giornate», in concomitanza con le aperture e le chiusure del Mose, che impediscono le normali manovre di entrata e uscita dal porto. «Ricordo - sottolinea armelao in una nota - che al fine di contenere lo sforzo di pesca, in Adriatico la settimana lavorativa viene gestita attraverso un numero massimo di 4 giornate o, in alternativa, di 72 ore alla settimana, spalmate su 5 giorni, secondo la scelta fatta da ciascun armatore valida per l'intera stagione, senza possibilità fino ad oggi di rivedere tale scelta».
Il Gazzettino