Manutenzione Mose, vince Fincantieri: illegittimo l'affidamento a Cimolai

Manutenzione Mose, vince Fincantieri: illegittimo l'affidamento a Cimolai
MESTRE Fincantieri ha vinto, il Tar del Veneto ieri ha dichiarato illegittima la sua esclusione dalla gara per la manutenzione delle paratoie del Mose, e ha pure dichiarato...

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MESTRE Fincantieri ha vinto, il Tar del Veneto ieri ha dichiarato illegittima la sua esclusione dalla gara per la manutenzione delle paratoie del Mose, e ha pure dichiarato illegittima l'ammissione a quella gara del concorrente Cimolai di Monfalcone per manifesta mancanza dei requisiti e, in definitiva, ha dichiarato illegittima pure la successiva assegnazione dei lavori alla stessa Cimolai. Si tratta di due gare d'appalto da 18 milioni di euro indette dal Consorzio Venezia Nuova per la manutenzione delle paratie della bocca di porto di Treporti, le prime che vennero affondate nel 2013 e quindi da più tempo immerse in acqua salata. Pur essendo, dunque, un appalto parziale relativo a un numero limitato di paratie rispetto alle 78 totali, si tratta della gara fondamentale perché lo stesso bando prevede che l'esperienza che si otterrà dall'esame a secco di queste prime paratie sarà funzionale a determinare il tipo e l'estensione della manutenzione da realizzare su tutte le restanti paratie.


GARA DECISIVA
Chi si aggiudica questa prima gara, quindi, ha buone probabilità di essere l'esecutore delle manutenzioni del Mose per i prossimi anni a venire. Ecco perché la sentenza della prima sezione del Tribunale amministrativo è doppiamente importante. Anche perché non rimangono in gara altri concorrenti e dunque, in teoria, non ci sono più ostacoli validi (tecnici o amministrativi) all'assegnazione dei lavori alla stessa Fincantieri. Il bando di gara, tra l'altro, era stato indetto dal Consorzio Venezia Nuova (Cvn) il 15 dicembre 2018 quando ancora si era lontani dall'entrata in funzione del Mose, ma ora che il sistema è operativo, anche se da completare, avviare le manutenzioni diventa urgente. La storia è nata, appunto, il 15 dicembre 2018, quando venne varato il primo bando di gara per un valore di 18 milioni e 251 mila euro, cui parteciparono tre concorrenti: Brodogradevna Industrija Split D.D. (Brodosplit), Cimolai e il costituendo raggruppamento temporaneo di imprese tra Fincantieri (mandataria) con Berengo, Sirai, Fagioli e Nautilus.


TRIPLA ESCLUSIONE


Tutte e tre le concorrenti vennero escluse dalla gara (Brodosplit e Cimolai per la mancanza del requisito di capacità economico-finanziaria e tecnico professionale prescritto dal bando, e Fincantieri perché non aveva allegato all'offerta alcuni documenti). Il Cvn, allora, indisse un secondo bando il 10 giugno 2019: vi parteciparono gli stessi concorrenti ma Brodosplit venne esclusa quasi subito e alla fine ha rinunciato; così sono rimaste in corsa Cimolai e Fincantieri, e il 18 ottobre 2019 la Commissione giudicatrice escluse nuovamente Fincantieri per questioni riguardanti la parte tecnica dell'offerta relativa al cronoprogramma, e il 24 gennaio scorso aggiudicò definitivamente la gara a Cimolai. Ora il Tar ha rovesciato la situazione e, a meno di ulteriori controricorsi, Fincantieri otterrà l'assegnazione delle manutenzioni che, ha scritto nel bando, effettuerà nella laguna di Venezia. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino