VENEZIA - Tacciono. Nessuno che intervenga di propria sponte. Tolto Renato Brunetta, non c’è un azzurro ai piani alti che prenda pubblicamente le difese di Giancarlo Galan. E...
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Ma Galan non intende dimettersi. Il 15 luglio scadranno i termini della carcerazione preventiva e il deputato di Forza Italia intende tornare a Roma: «A questo Parlamento, che non mi ha permesso di difendermi e mi ha fatto arrestare mentre ero in ospedale, io non devo nulla», ha detto Galan in una intervista al Corriere.
Interpellato telefonicamente, non ha difficoltà a rispondere il veneziano Renato Brunetta, capogruppo alla Camera dei deputati di Forza Italia: «La Costituzione, la legge, i regolamenti della Camera, il regolamento del gruppo parlamentare di Forza Italia non prevedono nulla se non il rispetto della legittima volontà del deputato Galan. La decadenza riguarda sentenze passate in giudicato e non mi pare che il patteggiamento di Galan rientri in questa fattispecie, quindi nulla si può eccepire al deputato Galan».
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Il Gazzettino