Mose, quella consulenza da 1.100 euro al giorno (8 ore di lavoro)

Mose, quella consulenza da 1.100 euro al giorno (8 ore di lavoro)
VENEZIA Responsabile della sicurezza dei cantieri, ma anche dei sollevamenti d'emergenza per la fase transitoria, con un compenso da 1100 euro a giornata lavorativa di otto...

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VENEZIA Responsabile della sicurezza dei cantieri, ma anche dei sollevamenti d'emergenza per la fase transitoria, con un compenso da 1100 euro a giornata lavorativa di otto ore, e straordinari proporzionali nel caso l'impegno raggiunga le 13 ore. A fine anno, però, non potrà portare a casa più di 150mila euro più Iva e oneri. 


L'ATTO DI NOMINA

La determina è stata firmata dal commissario straordinario al Mose Elisabetta Spitz e la consulenza è stata affidata a Francesco Ossola, 74 anni, già amministratore straordinario del Consorzio Venezia nuova dal 2014 al 2020. Ingegnere del Politecnico di Torino e progettista di fama, Ossola è stato chiamato da Spitz in base alla sua competenza ed esperienza, anche per garantire la necessaria continuità con la precedente gestione del Consorzio. Alla nomina del commissario liquidatore Massimo Miani, l'altro amministratore del Cvn, Giuseppe Fiengo, si era infatti dimesso, mentre Ossola è rimasto a fornire la propria opera, nonostante la carica fosse cessata, su richiesta del supercommissario.


Spitz aveva dapprima chiesto di farlo assumere dal Cvn, chiedendo al commissario liquidatore Miani che gli fosse affidata una consulenza a 360 gradi. Miani senza repliche, aveva iniziato a tagliare tutte le consulenze del Cvn. Sptiz ha allora deciso di farlo entrare nella propria struttura organizzativa, che dispone di un budget di spesa di un milione. Nella determina si sottolinea l'alta competenza specialistica di Ossola, necessaria al compito assegnato. Va però ricordato che nei giorni scorsi il Provveditore alle Opere pubbliche Cinzia Zincone aveva accolto per Ossola solo l'ipotesi di una consulenza ridotta alla sicurezza nei cantieri, precisandone i limiti. 


MOSE PRONTO

Intanto le squadre di tecnici e informatici di Comar, Thetis e Cvn hanno ricevuto il preallarme, per il pomeriggio di oggi. Se le previsioni dovessero essere confermate, infatti, per domani mattina alle 6,10 è atteso un picco di marea di 105 centimetri e sarà possibile che vengano sollevate le barriere del Mose. In una congiuntura di morto d'acqua, la marea inizierà a salire con molta lentezza ma ininterrottamente - secondo il Centro maree del Comune di Venezia - dalle 13.45 di oggi fino a poco prima dell'alba di domani. Partirà da una minima di 25 centimetri e con ogni probabilità il Mose sarà azionato in serata, per tenere all'asciutto la città anche nei punti più bassi, dopo la batosta dell'8 dicembre che tante polemiche ha suscitato.Si terrà conto, infatti, della possibilità di un margine di errore - e di un più o meno probabile repentino incremento del vento - anche più ampio di quello finora considerato (di 25 centimetri), che potrebbe raggiungere i 35, nonostante non ci sia alcun documento che riporti questo valore.


Ieri, infine, si sono dati appuntamento il commissario Spitz, il provveditore Cinzia Zincone, il commissario liquidatore del Consorzio Venezia Nuova Massimo Miani per fare il punto della delicata situazione finanziaria, lamentata anche dalle ditte che hanno protestato - senza ottenere risposta - per la carenza di liquidità. E il Provveditore è stato drastico, quanto all'elargizione di ulteriori anticipi, sostenendo che la finanza pubblica non concede deroghe. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino