Mose, sollevamenti di tutte le barriere in contemporanea da luglio

Mose, sollevamenti di tutte le barriere in contemporanea da luglio
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VENEZIA-  «Ritengo che il Consorzio Venezia Nuova, nel quale non sono più rappresentate le imprese originarie, che non esistono quasi più, debba rapidamente arrivare alla conclusione e trovare la fine della sua sussistenza. Le risorse sono piu che sufficienti per completare la realizzazione delle opere»  ha affermato stamani il Commissario straordinario per il Mose, Elisabetta Spitz, ascoltata in Commissione al Consiglio regionale del Veneto.


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«Siamo ormai pronti - ha precisato Spitz - a far partire la fase di avviamento delle opere, e quindi il consorzio, nato per la progettazione delle opere ritengo debba naturalmente essere messo in liquidazione nel momento in cui le opere sono concluse ed entrano a regime». Spitz ha ricordato che al momento l'esecuzione delle opere avviene sulla base di un contratto chiuso per 5,493 miliardi di euro. Ad oggi risultano erogati, 5,063 miliardi; i restanti 420 milioni sono già disponibili per il completamento dell'opera. Si sta lavorando per recuperare risorse aggiuntive che derivano dai minori interessi, che erano 423 milioni attualizzati al 2018. Oggi sono diventati 530 milioni. «Per 390 milioni è stata fatta una ricognizione in Ragioneria di Stato e dovremo chiedere l'autorizzazione a Cipe; per i restanti si farà un'anticipazione per poterli recuperare e destinarli all'esecuzione delle opere connesse al Mose nella fase di avviamento». Spitz ha aggiunto che manca ancora una decisione che riguarda la gestione delle barriere in fase di avviamento. A luglio, secondo il supercommissario, il Mose sarà pronto, ma senza le opere di ridondanza, cioè il sistema parallelo in caso di guasti. A partire da luglio tutte le opere principali saranno concluse. Fintanto che il cantiere è ancora funzionante, il 'bottonè del Mose dovrà essere premuto dal Consorzio Venezia Nuova, che è deputato e ha in consegna le opere. Spitz ha anche affrontato il tema dei lavoratori, specificando che sono stati formati dei dipendenti per i sollevamenti, ma ora si tratta di capire come da qui alla conclusione opere questo personale possa trovare una diversa collocazione e all'interno del nuovo soggetto per la gestione e l'avviamento del sistema.
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Il Gazzettino