Acqua alta: il meteo tradisce, il Mose non si alza, centro storico sott'acqua. Brugnaro: paratie su stanotte. Domani massima alle 7

VENEZIA - Il peggioramento progressivo delle condizioni meteorologiche ha fatto piombare Venezia nell'incubo dell'acqua alta, che ha raggiunto nel pomeriggio i 138...

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VENEZIA - Il peggioramento progressivo delle condizioni meteorologiche ha fatto piombare Venezia nell'incubo dell'acqua alta, che ha raggiunto nel pomeriggio i 138 centimetri, e non permesso di attivare il Mose, il sistema di paratoie che ha salvato per cinque volte sino ad ora la città lagunare. Ieri il Centro maree aveva emesso una previsione di massima inferiore ai 125 centimetri, sulla base della quale non era stata avviata la procedura di attivazione delle barriere. Solo nella tarda mattinata di oggi la situazione è precipitata e la previsione è stata aggiornata a 135 centimetri. Troppo tardi per mettere in moto la macchina organizzativa del Mose, che richiede, come ricorda il Provveditorato alle opere pubbliche del Nordest, Cinzia Zincone, uno stato di allerta di 48 ore precedenti il fenomeno in quella che sino ad inizio 2022 è ancora la fase sperimentale del sistema.

 In città le sirene sono così tornate a suonare, mentre il sito del Comune avverte che "il sistema Mose non è attivo". Il centro storico è in buona parte sott'acqua. In questa fase di completamento dell'opera, infatti, il sollevamento delle paratoie avviene solo quando le previsioni danno una marea superiore ai 130 centimetri. Eventualità che fino a questa mattina era stata esclusa. E per azionare il Mose servono ore di anticipo. Ora se la marea arriverà a 135 centimetri, Venezia si ritroverà per metà allagata. Ma peggio potrebbe andare a Chioggia. Sempre a causa del vento qui le previsioni ipotizzano una marea anche superiore, fino a 140 centimetri. Il centro sarebbe protetto dal cosiddetto baby Mose, che però garantisce solo fino a 130 centimetri.

Brugnaro: paratie su questa notte e le previsioni per domani

Ore 16.50: la marea si è fermata a 138 cm e ora sta scendendo molto lentamente.  Alle 17.41 era ancora a 131 cm.

Dato che anche nei prossimi giorni è prevista acqua alta (fin dalle ore 7 di domani mattina, mercoledì 9, massima prevista di 125-130 cm) il sindaco Brugnaro ha annunciato che stanotte verrà alzato il Mose. «Il Mose è in preallarme, stanno arrivando gli operai. Speriamo che si scarichi in mare l'acqua della laguna per poter alzare il Mose verso mezzanotte e mezzo o l'una». 

L'allerta per le 16.45 di oggi 8 dicembre

Alle 15.30, con una marea che ha già superato i 130 centimetri a Venezia, le sirene tornano a suonare per un ulteriore peggioramento. Stavolta la previsione è di 145 centimetri alle 16.45 a causa del rinforzo del vento anomalo. La conferma arriva anche dal sindaco Luigi Brugnaro. 

 

 

Perchè il Mose non si è alzato: parla Cinzia Zincone

«Perché oggi il Mose non è stato azionato? Siamo in una fase sperimentale, nella quale si alza quando c'è una previsione di 130 centimetri: l'allerta viene data 48 ore prima, per permettere non solo di emettere le ordinanze per la navigazione ma anche per convocare le squadre operative». Lo spiega Cinzia Zincone, a capo del Provveditorato alle opere pubbliche del Nordest. «Infatti, nonostante a Venezia si parli di 'strucare el boton' (pigiare il bottone), in realtà l'operazione nasce con molto anticipo e va preparata sottolinea -. Fino a questa mattina le previsioni non arrivavano a 130, e quando sono cambiate si era fuori tempo massimo. Si prevede che possano esserci margini di errore, ma non così ravvicinato».

Zincone afferma di augurarsi due cose: «la prima è che il vento, cioè l'elemento più imponderabile e fantasioso del mondo meteoreologico, spinga le acque fuori della laguna e faccia quello che oggi noi non siamo stati in grado di fare -conclude -. La seconda è che si riesca a fare tesoro anche di questa esperienza per aggiornare le procedure in modo da adattarle anche a situazioni come questa, di improvviso peggioramento». 

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