Addio a Virginio Mantovan, grande sponsor dello sviluppo del Delta del Po

Virginio Mantovan
PORTO VIRO - Solo quattro mesi fa era stato colpito da ictus ma, nonostante le cure e le grande umanità trovata prima al reparto neurologico di Rovigo e poi...

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PORTO VIRO - Solo quattro mesi fa era stato colpito da ictus ma, nonostante le cure e le grande umanità trovata prima al reparto neurologico di Rovigo e poi nell'ultimo periodo all'Hospice di Adria, questo si era sommato con le altre patologie di cui soffriva. Se n'è andato così, a 72 anni, Virginio Mantovan. Lascia la moglie Anita, i figli Barbara e Cristian, e il ricordo di un uomo dotato di un grande spirito imprenditoriale, di amore per la terra in cui era nato, di umanità e sensibilità, ma anche schivo e poco amante dei riflettori. Classe 1948, Mantovan con spirito d'iniziativa, coraggio e un'apertura mentale che lo proiettavano più avanti, aveva saputo passare da semplice operaio a imprenditore nel campo immobiliare curando ambiziosi progetti in Italia e all'estero.


Solo per restare nel Delta, a lui si deve l'avvio del progetto della casa di riposo di Rosolina e, in precedenza, quello della centrale fotovoltaica di Voltagrimana a Loreo che addirittura anticipò la formulazione delle normative in materia. Tanti i progetti portati avanti, creando opportunità di sviluppo e lavoro, che dimostravano il suo attaccamento alla terra natale e la convinzione che il Parco del Delta del Po non avesse nulla da invidiare alla Camargue. Una vita di lavoro, che gli ha fatto guadagnare i titoli di Commendatore della Repubblica; la medaglia d'oro della Camera di commercio per il lavoro; il titolo di Benemerito della Calabria; quello di Cavaliere del Recioto Amarone di Verona. Tra i fondatori della sezione locale dell'Associazione nazione Carabinieri e socio degli Alpini di Auronzo di Cadore, era molto attivo anche sul fronte dell'associazionismo e della beneficenza in maniera convinta ma disinteressata. Oggi, alle 15.30 nella chiesa di Donada, i funerali. Il corpo sarà cremato e in seguito le ceneri saranno tumulate nel cimitero del quartiere.
 

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Il Gazzettino