Alessandro deceduto tre giorni dopo la prima dose: ritirato il lotto del vaccino

Alessandro Cavarretta
VENEZIA - Morto dopo tre giorni dalla somministrazione della prima dose di vaccino anticovid: la Procura di Venezia ha disposto l'autopsia e il sequestro cautelativo di una...

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VENEZIA - Morto dopo tre giorni dalla somministrazione della prima dose di vaccino anticovid: la Procura di Venezia ha disposto l'autopsia e il sequestro cautelativo di una fiala dello stesso lotto Pfeizer iniettata ad Alessandro Cavarretta. 


Sono queste le prime misure adottate dall'autorità giudiziaria lagunare dopo la denuncia contro ignoti presentata dai famigliari di Alessandro Cavarretta, 51 anni, residente a Mira sulla Riviera del Brenta, deceduto per arresto cardiocircolatorio e respiratorio, sabato scorso. 
Il 18 agosto si era recato al drive trough della frazione di Oriago per iniziare il percorso di immunizzazione: già nella stessa serata la febbre alta, all'indomani l'edema esteso alle gambe e il diuretico prescritto dal medico di base dove l'uomo si era recato con la madre Francesca, quindi la lingua gonfia e difficoltà a svegliarsi la mattina del 21 agosto e l'allarme al 118. Purtroppo tutti i tentativi di rianimazione, iniziati da subito dal fratello Antonio guidato al telefono da un operatore del Suem in attesa dell'arrivo dei sanitari, non sono serviti.
 

LE INDAGINI

Ieri mattina i carabinieri della Tenenza di Mira su ordine del pm di turno Giovanni Gasparini si sono recati nel centro vaccinale di Oriago, allestito dall'Ulss 3 Serenissima, e hanno posto sotto sequestro una fiala dello stesso lotto utilizzato per Cavarretta al fine di conservare un campione su cui eseguire accertamenti nella circostanza in cui emerga una concatenazione fra vaccino e decesso. Questa fiala è stata data in affidamento al medico responsabile della struttura. L'Ulss 3, diretta da Edgardo Contato, per parte sua - che sta fornendo piena collaborazione - ha deciso di ritirare le restanti fiale del lotto in questione in attesa che sia fatta definitiva chiarezza e per poter procedere con la campagna vaccinale stante la disponibilità di vaccino esistente. Inoltre la stessa Ulss ha segnalato tale scelta e il numero del lotto alla Regione la quale valuterà se informare del fatto eventuali altre aziende sanitarie destinatarie del medesimo lotto.

LA PROCEDURA

«In questi casi - ha spiegato Contato - noi mettiamo in opera un format consolidato perché dobbiamo escludere che ci sia un nesso. Per questo appena avuto notizia del decesso in prossimità del vaccino abbiamo richiesto l'accertamento diagnostico, cioè l'autopsia, cosa che doveva essere fatta salvo poi fermare l'iter per l'intervento dell'autorità giudiziaria. Abbiamo anche dialogato con il medico di base che ha preso in carico il paziente».

IL FRATELLO

A seguito dell'esposto alla magistratura inoltrato dai congiunti di Cavarretta, assistiti dall'avvocato veneziano Matteo Scussat, al momento attuale non ci sono indagati. Dirimente sarà l'esito dell'autopsia che verrà eseguita domani e che terrà conto anche di patologie in corso o pregresse.


Il fratello Antonio, ancora scosso dalla tragedia che ha sconvolto l'intera famiglia, preferisce non rilasciare dichiarazioni e attende, come la madre e gli altri parenti, di capire perché Alessandro non c'è più. Dice solo che la pandemia gli aveva anche portato via il lavoro a causa della crisi del turismo: faceva l'autista delle navette di collegamento dal porto di Venezia al parcheggio per la New Venice Parking.
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Il Gazzettino