Muore a 24 anni nella cucina di un albergo, il sogno infranto di un giovane stagionale all'Usignolo

Stava lavorando ed è crollato sotto gli occhi dei colleghi. All'albergo, oltre ai medici, sono intervenuti anche i carabinieri di Santo Stefano

Muore a 24 anni nella cucina di un albergo, il sogno infranto di un giovane stagionale all'Usignolo
AURONZO - Inserviente dell’hotel muore in cucina mentre lavora. Si sono infranti così ieri, per un malore improvviso che non gli ha lasciato scampo, tutti i sogni del...

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AURONZO - Inserviente dell’hotel muore in cucina mentre lavora. Si sono infranti così ieri, per un malore improvviso che non gli ha lasciato scampo, tutti i sogni del migrante di 24 anni arrivato dalla Guinea ad Auronzo a cercare una vita migliore. Il giovane è deceduto nel pomeriggio all’albergo Usignolo, in via Riziò, dove era impiegato come stagionale. Inutili i soccorsi arrivati prontamente sul posto.


LA TRAGEDIA
Erano circa le 14,30 quando al 118 è arrivata la richiesta di aiuto da parte dei gestori dell’albergo di Auronzo. Il ragazzo, che da tempo operava nella struttura dove era molto benvoluto, stava lavorando in cucina quando all’improvviso si è accasciato finendo a terra. Immediati i tentativi di rianimarlo da parte dei colleghi e la richiesta di intervento dell’ambulanza e dell’elicottero. Quando i sanitari sono arrivati hanno tentato a lungo, praticando le manovre di rianimazione, di salvare quella giovane vita, ma per il 24enne non c’è stato nulla da fare. Richiesto immediatamente anche l’intervento dei carabinieri della Compagnia di Cortina. 


LE VERIFICHE
In via Riziò al civico 25 è arrivata la pattuglia di Santo Stefano che ha proceduto agli accertamenti del caso. È emerso chiaramente, anche con il certificato del medico intervenuto, che si è trattato di una morte per cause naturali: un infarto improvviso. Ma essendo accaduto sul posto di lavoro sono state effettuate tutte le verifiche di legge. Poi la salma del giovane è stata affidata al carro funebre e toccherà ora ai carabinieri informare i genitori che sono in Guinea di quanto accaduto al loro figlio.


L’INTEGRAZIONE 


Il giovane conosciuto come Skfansu, ma di cui non sono state rese note le esatte generalità, era molto apprezzato e conosciuto ad Auronzo. Era arrivato con alcuni migranti nel 2017. L’amministrazione comunale e le istituzioni avevano subito dato il benvenuto ai 12 nuovi ospiti che erano stati accolti nel centro di accoglienza gestito dalla cooperativa Integra, una casa di tre appartamenti a margine del paese. I giovani avevano tra i 19 e 24 anni: tra loro c’era anche Skfansu che fin da subito si è dato da fare per integrarsi e restituire quanto offerto dalla comunità mettendosi al servizio del paese con vari lavoretti. Dopo il percorso per la richiesta di asilo il lavoro stagionale nell’albergo all’Usignolo, dove era molto apprezzato e stimato e dove ogni anno veniva impiegato. Ieri i gestori dell’hotel, contattati al telefono dopo la tragedia, non hanno voluto rilasciare dichiarazioni, ancora sotto choc per l’accaduto. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino