Morto dopo il volo dal ponte: Denis aveva comprato la bici elettrica poche ore prima

FELTRE «I padri non dovrebbero mai sopravvivere ai loro figli»: è commosso il ricordo che papà Stefano Bona, segretario provinciale della Fiom tratteggia...

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FELTRE «I padri non dovrebbero mai sopravvivere ai loro figli»: è commosso il ricordo che papà Stefano Bona, segretario provinciale della Fiom tratteggia del figlio, Denis, morto giovedì sera in un incidente con la sua bicicletta. «Era un ottimo ragazzo. Molto intelligente, tant’è che si è laureato presto in ingegneria. Chiedeva molto a se stesso, voleva cercare di fare sempre il massimo e ci teneva a primeggiare. Era un ragazzo molto orgoglioso e anche un po’ permaloso».

Quella bici su cui ha trovato la morte l’aveva presa solo pochi giorni prima: ritirata giovedì mattina dal negozio. Papà ricorda che «era un ragazzo sportivo, amava fare movimento. Ha giocato a calcio per tanti anni in diverse squadre del territorio e poi ha fatto anche il dirigente in alcune società». Ed è proprio il mondo del calcio che, con il diffondersi della notizia, ha voluto dimostrare il proprio affetto alla famiglia con messaggi di cordoglio. In particolar modo l’Union Feltre: «Esprimiamo profondo cordoglio per la tragica scomparsa di Denis che attualmente era allenatore-istruttore nell’attività di base del settore giovanile. La sua bontà e solarità erano apprezzatissime da tutti, ma in particolare dai bambini dei primi calci che avevano in Denis un vero e proprio riferimento per l’apprendimento delle attività di base del gioco». Manifestazioni di vicinanza sono giunte anche da tanti amici e conoscenti di Denis.


LE INDAGINI
La morte di Denis risale alle 18 circa di giovedì sera, ma il corpo è stato rinvenuto da un passante solo 24 ore dopo. Ieri mattina è stata effettuata l’ispezione cadaverica sul corpo dell’uomo. Al momento la Procura non ha ancora dato il nulla osta alla sepoltura. Non ci sarà comunque una cerimonia pubblica, l’addio sarà privato, la salma sarà poi cremata. Gli inquirenti hanno aperto un fascicolo e stanno ricostruendo l’accaduto. Sotto la lente anche i parapetti della strada. La tragedia è avvenuta in via Dardagnin, la strada vecchia per Arson, una strada sterrata che viene spesso utilizzata dai residenti della zona per fare una passeggiata o raggiungere più velocemente la frazione feltrina. Le condizioni del ponte versano in uno stato di degrado e in alcuni punti è privo di parapetto. Bisognerà attendere l’apertura degli uffici domani per sapere se il tratto di strada fosse aperto, nonostante le condizioni precarie, oppure se chiusa al transito. Le indagini puntano poi a ricostruire le ultime ore di vita di Denis.
LE ULTIME ORE


Come racconta il papà, «Denis aveva ormai 40 anni e viveva solo. Aveva la sua vita. Era normale che, anche con la mamma o la sorella, non si sentissero tutti i giorni. Gli amici invece, si erano preoccupati perché venerdì mattina non riuscivano a rintracciarlo». Nonostante questo però non è stata denunciata la scomparsa in quanto nessuno poteva immaginare che dietro a quel suonare invano del telefono potesse celarsi una tragedia simile. A scoprire il cadavere, alla fine, un passante. La bicicletta è stata trovata nel torrente Stien. Nessun testimone ha assistito alla scena.

 

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Il Gazzettino