Le lacrime di Elena: «Il mio Luca morto di Sla 45 anni dopo una dura lotta»

Luca Zago, colpito dalla sla, lascia la moglie Elena e due figlie
AGNA - «Luca ha lottato fino alla fine e non ha mai perso il suo meraviglioso sorriso per lui la famiglia era tutto e ha combattuto per la vita come un guerriero fino...

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AGNA - «Luca ha lottato fino alla fine e non ha mai perso il suo meraviglioso sorriso per lui la famiglia era tutto e ha combattuto per la vita come un guerriero fino alla fine per noi perché amava le sue due figlie e me in modo incondizionato». A parlare così, tra le lacrime, ma anche con tanta forza e coraggio è Elena Bertocco, moglie di Luca Zago, 45 anni, deceduto in seguito ad una aggressiva forma di Sclerosi Laterale Amiotrofica, la SLA. 

La diagnosi

I primi sintomi si erano manifestati nell’aprile 2020, con una semplice infiammazione che creava difficoltà di movimento, a seguito di approfonditi accertamenti era arrivata l’infausta diagnosi della malattia neuromuscolare degenerativa, che in pochi mesi ha costretto Luca ad un ricovero urgente prima a Schiavonia e poi a Casa Breda a Padova, dove è stato seguito nei suoi ultimi mesi di vita e dove, il 7 dicembre scorso ha sposato Elena, alla presenza delle due figlie Rachele e Greta, attorniato dal personale della struttura, attiva  nella zona di Brusegana in un’oasi di verde appena fuori dalla città. Ancora la moglie Elena ricorda: «Luca ha affrontato questa malattia con dignità e grande coraggio, è stato un’esempio per tutti noi e resterà sempre nei cuori di chi l’ha conosciuto per la sua bontà d’animo e la sua allegria. Per me certo è l’amore della mia vita e prima di lasciarmi ha promesso che mi avrebbe cercato anche in un’altra vita, è stato un marito e un papà meraviglioso, premuroso e sempre presente sia con le sue figlie che con me, un grande lavoratore e un grande amico per chi l’ha conosciuto». 

«Era un creativo»

Il 45 enne infatti non ha mai perso il buonumore e la voglia di vivere nonostante il rapido progredire della Sla: negli ultimi mesi comunicava con il puntatore visivo con i suoi cari e con gli amici e non mancava di fare le sue simpatiche battute, scherzando bonariamente sul suo stato fisico. Dipendente della Plastotecnica di Bagnoli, lavorava nello stabilimento di Pernumia dove era ben voluto, tanto che la proprietà dell’azienda aveva acquistato un montascale per consentirgli di andare al lavoro, opzione di cui non ha potuto godere. Grande il cordoglio degli amici, tra i quali Catia Baretta, assessore di Agna: «Luca era un creativo, innamorato della sua famiglia e del lavoro, era sempre disponibile per la attività benefiche del nostro paese». Le esequie saranno celebrate martedì mattina alle 10 nella parrocchiale di Agna. 

 

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Il Gazzettino