Muore in casa: dal polso sparisce il Rolex d'oro da 30.000 euro

l'isola della Giudecca dove è avvenuto il fatto
VENEZIA - Quell'orologio era la cosa più preziosa che aveva, un Rolex d'oro del valore di circa 30mila euro. Aveva deciso che, dopo la sua morte, sarebbe finito nel...

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VENEZIA - Quell'orologio era la cosa più preziosa che aveva, un Rolex d'oro del valore di circa 30mila euro. Aveva deciso che, dopo la sua morte, sarebbe finito nel suo testamento: un'eredità speciale, perché oltre al valore economico c'era anche quello affettivo, intimo e personale. Qualcuno, però, ha pensato bene di accelerare i tempi, sfilandoglielo dal polso a pochi minuti dal decesso.

 L'incredibile episodio risale allo scorso 4 aprile. Guido Mian, 90 anni, muore alle 20.30 nella sua casa della Giudecca. In quei momenti, nell'abitazione dell'anziano si presentano diverse persone: la badante, che gli stava accanto ormai da molto tempo, un'infermiera, il personale delle pompe funebri, come da prassi.

L'anziano, di solito, non si separava mai dal suo prezioso orologio, se non per andare a dormire. Impossibile quindi che in quel momento non lo stesse indossando. Eppure, il giorno dopo, quando i famigliari hanno potuto vedere la salma, si sono accorti subito di quel particolare: il Rolex era sparito nel nulla. Nessuna traccia, ovviamente, neppure in casa. Il pensiero, quindi, è andato a quelle prime fasi post mortem, e al trambusto di persone che si sono ritrovate in quella casa. 


LE INDAGINI. I parenti dell'anziano non si sono dati per vinti e hanno deciso di rivolgersi a un legale, l'avvocato Vincenzo Di Stasi, che per tre mesi ha cercato di raccogliere elementi utili per risalire ai responsabili. L'avvocato ha quindi presentato una denuncia in Procura, chiamando in causa tutte le persone che quella sera si erano presentate all'abitazione di Mian: badante, infermiera e pompe funebri. La famiglia è sicura, a questo punto, che il colpevole debba per forza rientrare in quella cerchia di persone intervenute la sera della morte. La speranza è, ovviamente, quella di recuperare l'orologio, anche se, a distanza di oltre tre mesi, è probabile che il responsabile abbia già provato a piazzarlo a qualche ricettatore o a qualche Compro oro. Di sicuro, un oggetto di quel valore, non passa inosservato e non si vende con estrema facilità, è possibile quindi che il ladro l'abbia ancora con sé. Le indagini della procura ora avranno il compito di far luce sulla vicenda. 
Davide Tamiello
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Il Gazzettino