Jesolo, discoteche in lutto: è morto Renato Giacchetto

Renato Giacchetto
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JESOLO - «Jesolo perde una grande persona ed un grande imprenditore, che ha dato lustro alla città da questo punto di vista, avendo sempre a cuore il divertimento e la sicurezza dei ragazzi». E’ il primo pensiero di Angelo Faloppa, presidente di Confcommercio San Donà-Jesolo, ricordando Renato Giacchetto, venuto a mancare a causa di una grave malattia. Imprenditore “della notte” dal 1971, proprietario della discoteca “Alla Villa”, ha fatto ballare intere generazioni. Ed è stato per diversi anni impegnato nel sindacato di categoria, prima presidente della Fipe-Silb Confcommercio della provincia di Venezia, poi presidente nazionale.

«E’ stato uno dei pionieri del divertimento di Jesolo – continua Faloppa – contribuendo in modo importante a dare lustro alla città: se Jesolo si è ricavata un ruolo importante, in Italia e all’estero, anche dal punto di vista del divertimento, lo si deve anche a Renato. Un ruolo, quello di imprenditore, che ha svolto sempre con grande passione, ma anche con grande senso di responsabilità». Da questo punto vista, Giacchetto amava ricordare un aneddoto: «Da parte mia – disse in una intervista – ho sempre cercato di svolgere questa attività con correttezza, anche perché sono stato giovane anch’io ed ho dei figli. La cosa più bella che ricordo è quando i genitori mi mandavano in discoteca, la domenica pomeriggio, i loro figli dicendomi: te li lascio, so che sono in buone mani».

E’ con lui alla presidenza del Silb che, nel 1998, fu sottoscritto il primo accordo con il Sert dell’Ulss (allora 10), per l’avvio di un progetto comune contro gli abusi nelle notti in discoteca, ancora conosciuto con “Off Limits… in discoteca andata e ritorno”. E sempre con lui, questa volta come presidente nazionale dello stesso sindacato che vennero firmati due protocolli d’intesa con gli allora ministri dell’Interno, per avviare campagne di sensibilizzazione contro l’uso di sostanze, ridurre l’impatto acustico, incentivare l’uso di bevande non alcoliche, incrementare (da parte del Governo) la lotta alla droga, favorire la musica dal vivo; quindi per modificare la figura del classico “buttafuori”. Protocolli d’intesa sottoscritti nel 2000 e nel 2001 che in qualche modo hanno fatto la storia e segnato un cambiamento nel modo di gestire i locali e, da parte delle autorità, di vedere il mondo del divertimento delle discoteche. Grazie a Giacchetto si era creata una collaborazione tra privati (rappresentati dal Silb) e istituzioni, per perseguire lo stesso obiettivo: divertimento, in sicurezza.

 

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Il Gazzettino