Cade in casa, morto il professore di Chimica Mario Salomoni

Mario Salomoni
ROVIGO - «Un grande uomo e un raro educatore, che aveva dedicato la propria vita alla scuola». Così Franco Rizzi, insegnante e giornalista, ricorda l'amico...

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ROVIGO - «Un grande uomo e un raro educatore, che aveva dedicato la propria vita alla scuola». Così Franco Rizzi, insegnante e giornalista, ricorda l'amico e collega Mario Salomoni, che si è spento sabato mattina all'ospedale di Adria, dove si trovava ricoverato da alcuni giorni dopo un'accidentale caduta domestica. Avrebbe compiuto 79 anni il prossimo 12 aprile. I funerali saranno celebrati mercoledì prossimo nella chiesa di San Francesco. Ha insegnato intere generazioni di ragazze e ragazzi, trasmettendo loro la propria passione. Rodigino doc, nato e vissuto sempre in viale Trieste, con i suoi caratteristici baffoni, amava la montagna ma la sua più grande passione è sempre stata l'insegnamento. Ricorda Rizzi: «Ha fatto amare la chimica e la scuola a centinaia di studenti. Gran lavoratore, esigente sicuramente ma sempre con grande, serena, autentica umanità».


Dopo aver frequentato il liceo scientifico Paleocapa, si laureò in chimica all'Università di Ferrara, fu ufficiale di complemento durante la parentesi militare. Dedicatosi presto all'insegnamento, dopo alcune esperienze come precario, arrivò nel 1981 all'allora Itfs di Badia Polesine, un istituto che si stava riconvertendo a nuove esperienze didattiche.


AVVENTURA FORMATIVA

Con il nuovo preside Fausto Merchiori dall'anno scolastico 1983-1984 cominciò una straordinaria avventura formativa partendo da zero. «Passato di ruolo, ebbe subito la cattedra di chimica, che conservò sino alla pensione, arrivata l'1 settembre 2008. I primi anni c'erano poche strutture e ancor meno fondi e il professor Salomoni attrezzò un laboratorio nelle vecchie cucine di Villa Finzi, diventando un punto di riferimento per allievi, colleghi, genitori. Aveva fatto della scuola badiese la sua famiglia, era sempre presente in mezzo a provette e bunsen, durante le ferie estive, nel periodo pasquale e natalizio. Pure grazie a lui l'istituto di istruzione superiore Luigi Einaudi di Badia Polesine si è affermato nel tempo come un polo scolastico di assoluto rilievo nel campo della sperimentazione».


Anche il suo ex preside, il già sindaco Merchiori, lo ricorda con affetto: «Ho avuto il raro privilegio di lavorare con Mario per quasi un ventennio, persona affabile, rispettosa, dotata di raro senso civico. È stato un grande educatore al triennio, amato dai suoi studenti, rispettato, ammirato, un esempio di probità e di rara umanità, quello che fanno il vero docente al servizio di un metodo didattico coinvolgente e mai autoritario, autorevole sì certo. Credeva nel gioco di squadra, coinvolgeva i colleghi in originali piste didattiche interdisciplinari, ciò senza mai alzare la voce. Con le famiglie ha sempre avuto un rapporto splendido». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino