Addio a Franco Marzolla, il manager galantuomo con la politica nel cuore

Franco Marzolla
ROVIGO - Se n'è andato in punta di piedi, a 72 anni, Franco Marzolla, il cui nome riporta a pagine importanti della politica perché fu collaboratore di...

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ROVIGO - Se n'è andato in punta di piedi, a 72 anni, Franco Marzolla, il cui nome riporta a pagine importanti della politica perché fu collaboratore di Giulio Veronese nella Dc, capo di gabinetto del sindaco Benito Bortolami che fu in carica dal 1978 al 1987. Marzolla, dirigente comunale, ebbe poi in mano il settore del commercio di Palazzo Nodari e approdò in seguito all'Ascom, mettendo a frutto dell'associazione le sue competenze. A lui venne poi affidato, nel 1998, il ruolo di primo direttore del neonato centro commerciale La Fattoria.

Lascia il figlio Enrico, il fratello Sergio, i parenti e tanti amici veri. I funerali saranno celebrati sabato, 2 luglio, alle 10.30 nella chiesa della Commenda.
Marzolla si trovava da tempo all'Iras. La sua vita era stata travolta dalla morte dell'amata moglie Patrizia Marini, nel 2005: da allora la sua energia e il suo sorriso si erano offuscati. La sua sofferenza interiore era sfociata in una patologia che aveva aggredito con cattiveria quello che tutti ricordano come un uomo buono. Anche per questo la sua morte lascia un segno profondo in quanti l'hanno conosciuto. Renzo Marangon lo ricorda come «una persona elegante e gentile, di grande competenza, che aveva la capacità umana di creare armonia. Per chi come me lo ha conosciuto a metà degli anni 70, è stata una figura di riferimento». Luigi Paulon lo saluta come «amico insostituibile, fraterno, sempre disponibile», Sandro Gino Spinello come «una persona di valore, un piacere e un onore avere collaborato tanti anni con lui», Giovanni Nonnato come «persona mite, rispettosa, sensibile e generosa. Non creava confini nemmeno con persone che la pensavano diversamente da lui», Alberto Zuolo come «un amico particolare e sincero, uomo di onestà e bontà rari», Mariacristina Pietropoli come «una persona profondamente buona, che sapeva trovare sempre il meglio in ciascuno».
 

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Il Gazzettino