Infarto all'uscita dal panificio: addio a Paolo Da Ros, l'uomo dei presepi e dei cammini

Paolo Da Ros
POLCENIGO (PORDENONE) - «Sarà un Natale più triste quest'anno in via Coltura» senza di lui, innamorato del suo borgo e delle tradizioni. Si...

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POLCENIGO (PORDENONE) - «Sarà un Natale più triste quest'anno in via Coltura» senza di lui, innamorato del suo borgo e delle tradizioni. Si è spento ieri, 20 dicembre, all'età di 71 anni Paolo Da Ros, colpito da un infarto mentre stava uscendo dal panificio. "Uomo dei presepi e uomo dei cammini", a tracciarne un ricordo sui social è il giornalista Mario Quaia. I due si erano visti martedì, scambiando due parole. «Era diventato un punto di riferimento, nel suo cortile, a intagliare il legno ricavandone attrezzi per l'uso quotidiano. Il meglio di sè lo dava nel periodo natalizio, allestendo presepi che erano diventati una vera e propria attrazione».

Da Ros era in pensione dal 2013 e da diversi anni si dilettava a costruire rappresentazioni natalizie con diversi materiali, per lo più naturali, aggiungendo luci e spesso anche elementi in movimento, come ad esempio i mulini. La passione per la Natività gli era stata tramandata dal padre, elettricista. Ultimo di coloro che 25 anni fa fondarono il gruppo Larin e rilanciarono la Sagra dei Sest valorizzando i vecchi mestieri. Molte richieste di presepi arrivavano anche da fuori regione. Solo nel 2022 ne aveva costruiti ben cinque nuovi, tanti considerando che solo uno richiede almeno quindici giorni di lavoro. Ma la sua esistenza ha conosciuto anche il tempo del cammino, con l'atmosfera e la spiritualità dei pellegrinaggi antichi. La sua meta preferita era Santiago de Compostela. «Buon cammino Paolo, hai fatto un'infinità di passi, ma hai lasciato anche molte tracce» conclude Quaia.

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Il Gazzettino