Il mistero del manager morto nella piscina dell'hotel: dall'autopsia la verità sulle ultime ore di Marco

Marco Bernardini trovato morto nella piscina dell'hotel Firenze
ABANO - Verrà effettuata oggi, venerdì 16 luglio, alle 10,30, nella Casa di cura l’autopsia sul corpo di Marco Bernardini, il 37enne trovato morto nel tardo...

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ABANO - Verrà effettuata oggi, venerdì 16 luglio, alle 10,30, nella Casa di cura l’autopsia sul corpo di Marco Bernardini, il 37enne trovato morto nel tardo pomeriggio di lunedì nella piscina esterna dell’hotel Firenze di via Valerio Flacco. Il pubblico ministero Luisa Rossi ha affidato l’incarico alla dottoressa Barbara Bonvicini, dell’Istituto di Medicina legale dell’Università di Padova. Il fascicolo d’indagine a carico di ignoti ipotizza il reato di omicidio colposo. Si vuole verificare se qualcuno abbia avuto un ruolo indiretto nel decesso di Bernardini, trovato a galleggiare nell’acqua della piscina dal custode dello stabilimento alberghiero, attualmente chiuso in quanto al centro di una procedura fallimentare. Anche la famiglia del 37enne titolare della “You Smt” di Rubano, ditta specializzata nella commercializzazione di macchine industriali per il settore elettronico, si mostra determinata ad arrivare al più presto alla verità sulla tragedia che l’ha colpita; ha infatti nominato un proprio legale, l’avvocato Francesco Cibotto del foro di Padova.

GLI INTERROGATIVI
Nel frattempo, i carabinieri della compagnia termale procedono a una serie di serrati accertamenti, sia per ricostruire con esattezza le ultime ore di Marco Bernardini, sia per approfondire alcuni aspetti della sua vita privata e lavorativa. Chi frequentava con maggiore assiduità? Aveva dei problemi di natura personale? Oppure economica, nonostante uno stile di vita elevato? L’azienda che aveva aperto nel maggio 2020, al termine della collaborazione con la ditta di famiglia “Publicomer Sas”, in che acque naviga? Sono tutte domande alle quali gli uomini del capitano Carmelo Recupero vogliono trovare quanto prima una risposta. Al momento, nella cronologia degli avvenimenti che si è conclusa con il ritrovamento del corpo è presente un “buco” temporale che solleva parecchi interrogativi.

Una residente di via Flacco ha riferito agli inquirenti che, a ridosso della mezzanotte fra venerdì e sabato, ha visto Bernardini camminare lungo la recinzione esterna dell’albergo. L’uomo le sarebbe apparso in uno stato di forte alterazione: barcollava e parlava da solo a voce alta, pronunciando frasi senza senso. Quindi, avrebbe scavalcato la cancellata dell’hotel per addentrarsi nell’area esterna. Poco dopo, ha udito un tonfo sordo: il corpo che piombava nella vasca? Un’altra testimonianza arriva dal titolare di un vicino hotel dove venerdì aveva preso una camera, per uscirne alle 23 senza tornarvi. Cosa ha fatto in quell’ora? Ha visto qualcuno? Perché appariva così scosso, al momento di introdursi nell’area esterna del Firenze? Era forse rimasto turbato da un incontro avvenuto poco prima? Una delle poche certezze è che al momento della caduta nella piscina era solo. Così come non è ritenuta più attendibile l’ipotesi del suicidio, uno scenario preso in considerazione solo nelle prime ore dopo il ritrovamento del cadavere. E scartata nel modo più assoluto dal padre Alfredo: «Non aveva un motivo al mondo per togliersi la vita; era pieno di interessi e di idee per il futuro». Sulla salma verrà eseguito anche un esame tossicologico per accertare se Bernardini avesse assunto farmaci, alcol o stupefacenti. I carabinieri non hanno rinvenuto droga nella sua stanza d’albergo e neppure nella sua abitazione.
 

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Il Gazzettino