Mauro morto all'improvviso, la saracinesca del negozio coperta di messaggi d'addio

Mauro Baratto
MARGHERA - La saracinesca del suo negozio, l'Hemp Town di via Castelli, trasformata in una bacheca per i messaggi d'addio. L'idea degli amici di Mauro Baratto, il...

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MARGHERA - La saracinesca del suo negozio, l'Hemp Town di via Castelli, trasformata in una bacheca per i messaggi d'addio. L'idea degli amici di Mauro Baratto, il 39enne morto a causa di un malore martedì pomeriggio, ha portato un viavai continuo davanti all'ingresso del Grow shop, che vende derivati della canapa e cannabis legale. La pagina Facebook del 39enne, originario di Robegano, da due giorni è inondata di post. Ma chi conosceva bene Mauro ha voluto lasciare un segno tangibile del dolore di chi, in questi giorni, ha perso il suo gigante buono. Creando quindi, oltre alla bacheca digitale, una seconda analogica, alla vecchia maniera.


Cartelli, poesie, fiori, qualsiasi pensiero per ricordare l'amico. 
«Ciao Maurito, grazie per tutto quello che hai fatto per il mondo. Sei buono, il più buono mai passato per la mia vita», «Anima bella, ti porto nel cuore», «Lassù insegna a tutti a sorridere, come l'hai insegnato a noi». C'è chi ricorda, anche, l'arrivo del suo negozio a Marghera: «Da quando sei arrivato in via Castelli risplendeva ogni giorno il sole». Baratto aveva aperto l'Hemptown nel 2014. «Prima di essere schiuma sei stato un'onda travolgente, caro Mauro eri un grande», dice un altro dei tanti messaggi. 
Baratto si è sentito male nel suo negozio, mentre stava ricevendo un rappresentante. Immediati i soccorsi: i medici del Suem hanno provato a lungo a rianimarlo, senza però riuscirci. A Marghera sono arrivate anche le volanti della polizia per il sopralluogo di rito: la notizia della morte del 39enne è stata comunicata anche al pubblico ministero di turno che, con ogni probabilità, darà l'incarico al medico legale per l'autopsia. Considerata l'età dell'uomo l'autorità giudiziaria vorrà capire cosa possa aver provocato quel malore, se l'uomo soffrisse, per esempio, di qualche malattia cardiaca. 
Dopo il nulla osta della procura, la famiglia potrà organizzare il funerale. Al momento non sono previste restrizioni particolari, come invece era avvenuto durante il lockdown. 
NEL MIRANESE

Baratto era conosciuto a Marghera, dove lavorava, ma anche nel Miranese: originario appunto della frazione di Salzano, aveva frequentato l'istituto per ragionieri e geometri 8 marzo di Mirano. Qui, inoltre, aveva giocato nel Mirano Rugby. Era conosciuto anche nel mondo della musica, come percussionista, e in quello della fotografia, un'altra delle sue grandi passioni. Tante le associazioni, culturali e di volontariato, che in queste ore si stanno stringendo al dolore della famiglia.


Davide Tamiello
© RIPRODUZIONE RISERVATA Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino