Morto per malore rugbista di 25 anni del Silea. L'addio ad Alberto Chatail: «Ci hai passato la palla ma continua a fare il tifo per noi» Video

SILEA (TREVISO) - In centinaia per l'addio ad Alberto Chatail, il rugbista di 25 anni morto per malore lo scorso 24 febbraio. Oggi, primo marzo, la cerimonia che gli ha dato...

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SILEA (TREVISO) - In centinaia per l'addio ad Alberto Chatail, il rugbista di 25 anni morto per malore lo scorso 24 febbraio. Oggi, primo marzo, la cerimonia che gli ha dato l'ultimo saluto nel campo da rugby che tanto amava e dove passava le sue giornate tra allenamenti e l'insegnamento dello sport ai più piccoli.

La cerimonia e i ricordi

Un campo che per l'occasione ha vestito dei toni più cupi allietati dai palloncini azzurri e blu che i bambini stringevano tra le mani e dalla musica che Alberto tanto amava e suonava con una band. Il feretro è stato portato dagli stessi compagni di squadra seguito dai famigliari. Nessuno è riuscito a trattenere le lacrime ma, tra i ricordi, c'è stato anche il motivo per sorridere soprattutto quando i compagni di squadra hanno ricordato le belle ragazze che ogni tanto Alberto portava a bordo campo a fare il tipo o quei segreti da spogliatoio che rimarranno tali o ancora, quelle vacanze in Marsiglia città natale della famiglia Chatail. A prendere parola sono stati anche la sindaca di Silea Rossella Cendron, i famigliari che hanno sottolineato come Alberto fosse anche un amico e una spalla. «Ricordo quando cercavi di convincermi che il formaggio italiano fosse migliore di quello francese - ha detto - Ricordo quelle giornate a parlare di tutto, senza far niente, passate insieme». E poi hanno preso parola i bimbi che Alberto allenava: «Ci hai passato la palla, è incredibile pensare che tu non ci sei più ma continua a fare il tifo per noi. I tuoi scoiattoli».

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Il Gazzettino