ROVIGO - Rovigo perde il maestro della fotografia Luciano Pavanello. Il 70enne è morto ieri, 17 agosto, lasciando un vuoto nella comunità che da anni lo apprezzava per la sua innata abilità di immortalare i momenti più significativi della palla ovale. In città era molto noto per essere stato il fotografo della Rugby Rovigo negli anni '70. Aveva, inoltre, lavorato molti anni come fotografo e giornalista al Resto del Carlino. «Per sviluppare i negativi Fp4 adeguatamente - ricorda Graziano Zain dell'associazione culturale Athesis - riscaldava il rivelatore con le mani, a volte sanguinanti, perché la temperatura era bassa e non aveva la possibilità di fare diversamente. Si era abusivamente sistemato nella cella frigo di una macelleria abbandonata e da qui rispondeva alle chiamate per la documentazione fotografica della cronaca della città di Rovigo». Pavanello aveva anche pubblicato diversi libri con le fotografie dell'epoca ed è stato autore di alcune mostre, non solo fotografiche. Era docente poi alla scuola Avviamento industriale, con annessa scuola tecnica di secondo grado, poi divenuta Ipsia. Di fatto era la sua attività principale, prima dell'amore per il rugby e la fotografia, oggi in lutto assieme ai familiari e ai tanti amici con cui condivideva le sue grandi passioni.