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CASTELFRANCO - «In questo tempo in cui esplodono le bombe della cattiveria, sia la tua bontà un esempio per tutti Marco». Cori da stadio, fumogeni, fiaccole alla mano e una camminata dal campetto di calcio di Salvarosa fino alla casa della famiglia di Marco Innocente, il 22enne venuto a mancare venerdì in seguito a una meningite batterica fulminante. In più di 500 ieri sera, 29 marzo, per ricordare quel ragazzo buono, dal grande sorriso e dalla solarità contagiosa. «Questa deve essere una festa, non un momento di tristezza perché Marco non era triste. A Marco piaceva il casino e vogliamo fare tutta quella confusione che piaceva a lui per ricordarlo - ha esordito Elia Dalla Rizza, amico del 22enne e organizzatore dell'evento - Un caro amico che ci ha lasciato troppo presto, noi abbiamo voluto fare casino per lui facendo beneficienza per la Città della Speranza con una cassettina per raccogliere delle offerte».
IL MESSAGGIO
«Noi vogliamo salutarti, siamo increduli - hanno poi aggiunto gli amici rivolgendosi direttamente a Iccio, così lo chiamavano - Questa è una dura lezione che ci coglie all'improvviso.
LA SERATA
Ad organizzare la fiaccolata gli amici di Marco, sua sorella Sara, i cugini e la Virtus Castelfranco, la squadra di calcio a 5 dove il 22enne giocava. «Marco si sentiva a casa ovunque - raccontano - Si fermava sempre a chiacchierare con qualcuno sotto i portici. Ciao Iccio, ora sei nella casa del Signore, ma noi continuiamo ad aspettarti, come sempre». Tra i presenti, anche il sindaco Stefano Marcon, la vicesindaca Marica Galante, i consiglieri di maggioranza Giovanni Cattapan e d'opposizione Lorenzo Angelo Zurlo. E c'era anche il piccolo Gioele di 10 anni che domenica ha giocato la sua partita con la Virtus indossando sotto la divisa una maglietta bianca con scritto Ciao Marco, la stessa che portava con orgoglio anche ieri sera. Ad aprire il corteo uno striscione con scritto Iccio sempre con noi e una foto di Marco, sorridente. «Devo ringraziare e abbracciare tutti ha detto la mamma Sabina Dionese Stiamo ricevendo tanto affetto e sono sicura che ce ne arriverà ancora tanto. Non abbiamo parole, solo grazie». Davanti a casa Innocente, un cuore formato di candele rosse con una M al centro. E da lì, una festa. Gli amici hanno intonato dei cori da stadio, gli stessi che gli ultrà del Milan intonano a San Siro, inserendo il nome del loro Marco. Ed ecco che Freed from desire di Gala è diventato Iccio is on fire. «Ci siamo accorti che avevamo un angelo in casa», ha detto papà Dennis Innocente. A chiudere la fiaccolata, il lancio di una lanterna cinese sollevata al cielo dai genitori e dalla sorella. L'ultimo saluto a Marco Innocente sarà dato venerdì 1 aprile alle 15.30 nel Duomo di Castelfranco.
Il Gazzettino