Morto Leonardo Del Vecchio, fondatore di Luxottica Foto Funerali ad Agordo giovedì 30

Il presidente esecutivo di EssilorLuxottica si è spento questa mattina al San Raffaele di Milano

AGORDO - È morto Leonardo Del Vecchio, imprenditore e fondatore di Luxottica e presidente esecutivo di EssilorLuxottica, la più grande holding...

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AGORDO - È morto Leonardo Del Vecchio, imprenditore e fondatore di Luxottica e presidente esecutivo di EssilorLuxottica, la più grande holding produttrice e venditrice mondiale di occhiali e lenti che conta circa 80.000 dipendenti e oltre 9.000 negozi (VIDEO).  Aveva 87 anni, compiuti il 22 maggio. Era ricoverato al San Raffaele di Milano, dove si è spento questa mattina, lunedì 27 giugno, a causa di una polmonite. La sua ricchezza al 10 aprile 2022 è stata valutata dalla rivista Forbes in circa 27,3 miliardi di dollari, rendendolo il secondo uomo più ricco d'Italia e il 62º al mondo.

Funerali ad Agordo il 30 giugno

 Le esequie di Leonardo Del Vecchio, morto la scorsa notte all'età di 87 anni, saranno celebrati giovedì mattina, 30 giugno, all'interno del Palaluxottica, poco lontano dallo stabilimento di Agordo. Lo riporta il sito della diocesi di Belluno. La celebrazione sarà presieduta dal vescovo, Renato Marangoni. Nella stessa sede sarà aperta la camera ardente dalla giornata di mercoledì. 

La biografia

Nato a Milano, era l'ultimo di quattro fratelli. Il padre Leonardo, commerciante di frutta di origini pugliesi, muore poco prima della sua nascita, e anche per questo la madre Grazia Rocco sceglie di dargli lo stesso nome. Pochi anni dopo, il giovane Leonardo viene affidato al collegio dei Martinitt, dove resta fino al diploma di scuola media. A 15 anni va a lavorare come garzone alla Johnson, una fabbrica produttrice di medaglie e coppe, i cui proprietari lo spingono a iscriversi ai corsi serali all'Accademia di Brera per studiare design e soprattutto incisione.

Da Milano alle Dolomiti

A 22 anni si trasferisce a Pieve Tesino, un piccolo paese del Trentino, dove trova lavoro come operaio in una fabbrica di incisioni metalliche. Nel 1958 si trasferisce quindi ad Agordo, in provincia di Belluno, per aprire una bottega di montature per occhiali. Dopo tre anni, nel 1961, la bottega si trasforma in Luxottica S.a.s., con quattordici dipendenti, specializzata nella produzione di minuteria metallica per le occhialerie. Riesce a ottenere un enorme garage con capannone proprio ad Agordo, poiché il comune regalava il terreno per iniziative industriali. Rimasto unico proprietario, nel 1967, pur continuando la produzione di semilavorati per conto terzi, l'azienda compie la prima grande svolta strategica: inizia, assemblandone le singole parti, a produrre gli occhiali completi e a commercializzarli con il marchio Luxottica.

Le reazioni. Gentiloni: ​«Un grande italiano». Zaia: «Tra gli artefici della riscossa veneta»

Luxottica

Dopo soli quattro anni, nel 1971, Luxottica abbandona il business della produzione per conto terzi per dedicarsi unicamente alla realizzazione e commercializzazione degli occhiali finiti. Nel 1981 l'azienda è diventata forte e solida, e va all'attacco del mercato statunitense. Si rivolge al Credito Italiano diretto da Lucio Rondelli per ottenere un prestito col quale acquistare Avantgarde, un marchio statunitense di occhiali che gli consente di entrare nel mercato USA. Un anno dopo restituisce alla banca tutto il capitale con gli interessi composti, dopo aver aperto quattro nuovi stabilimenti e assunto 4.500 persone. La Luxottica dal 1990 è quotata nella Borsa di New York. Dal 1995 Luxottica è il maggior produttore e distributore sul mercato ottico mondiale. Con i Benetton acquistò nel 1995 la SME (Società Meridionale di Elettricità, ex gruppo IRI), che nel 1993 aveva avviato i franchising Supermercati GS e Autogrill: «Fu un affare finanziario, concluso cinque anni dopo con la cessione ai francesi della Carrefour».

Reazioni in Borsa

Mediobanca ha perso subito quota a Piazza Affari alla notizia della morte del primo azionista Leonardo del Vecchio. I titoli di Piazzetta Cuccia sono scesi del 3,5% circa al Ftse Mib milanese per poi risalire lentamente nel corso delle contrattazioni. La Delfin del fondatore di Luxottica controlla circa il 19,4% del capitale di Mediobanca e negli ultimi anni ha ingaggiato una partita a scacchi con il management guidato dall'a.d. Alberto Nagel, proponendo anche alcune modifiche alla governance. Da tempo i rumor preannunciavano la possibilità di uno scontro in occasione del rinnovo del cda nell'ottobre 2023, ma è inevitabile che ora gli scenari possano cambiare. La partita su Mediobanca è strettamente intrecciata a quella sulle Generali, di cui Delfin detiene oltre il 9% del capitale. In occasione dell'ultima assemblea la holding ha sostenuto la lista presentata da Francesco Gaetano Caltagirone, uscita sconfitta dal confronto con la compagine presentata dal cda uscente.  

EssilorLuxottica
EssilorLuxottica non subisce contraccolpi a caldo dalla notizia della morte del suo presidente e ampiamente maggiore azionista Leonardo Del Vecchio: il titolo a Parigi si muove calmo in aumento di circa l'1% sui 148 euro. La Delfin, l'holding di famiglia dei Del Vecchio, con circa il 32% delle quote controlla saldamente il gigante mondiale delle lenti e delle montature per occhiali. 

 

Eredità di Del Vecchio

Un capitolo a parte merita la successione ereditaria strettamente legata alla vita privata del fondatore di Luxottica che ha sei figli: Claudio (a capo del gruppo Brooks Brothers), Marisa e Paola, nati dal primo matrimonio con Luciana Nervo; Leonardo Maria, avuto con la seconda moglie Nicoletta Zampillo, dalla quale Del Vecchio si è separato ma che ha poi risposato; Luca e Clemente, nati dalla relazione con Sabina Grossi, ex investor relator del gruppo.

 

 

 

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Il Gazzettino