Operaio trovato senza vita in casa dalla signora delle pulizie: era morto da giorni

L'intervento dei vigili del fuoco
SPRESIANO - Lo ha trovato la ragazza che andava da lui a fare le pulizie. Ieri pomeriggio, 24 agosto, come ogni giovedì, ha aperto al porta d'ingresso della sua...

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SPRESIANO - Lo ha trovato la ragazza che andava da lui a fare le pulizie. Ieri pomeriggio, 24 agosto, come ogni giovedì, ha aperto al porta d'ingresso della sua abitazione, a Lovadina di Spresiano. Ed è stata investita da un odore nauseabondo. Adriano Dal Col, molto conosciuto in paese, era morto. Probabilmente da giorni. Era lei, infatti, il legame con la realtà per quell'uomo, 59enne che, oltre a lavorare alla Edilceem a Spresiano, aveva poca vita sociale e nessun membro della famiglia in vita. La ragazza era stata da lui lunedì. Ed era stata quella l'ultima volta che lo aveva visto in vita.

I SOCCORSI
Immediatamente sono stati chiamati i soccorsi. I Vigili del fuoco e le pompe funebri allertate dal Comune che hanno rimosso la salma. Sul posto anche i carabinieri della compagnia di Treviso, oltre al medico del Suem che ha accertato il decesso per cause naturali. Essendo l'uomo un grande obeso, non si esclude che la causa della morte possa essere collegata a un malore dipeso dal caldo feroce di questi giorni in un fisico non perfettamente in forma.
Il papà, Angelo, detto "Fuser" era molto apprezzato e benvoluto. Contadino da sempre e per tutti i 365 giorni dell'anno, era un grande conoscitore delle piante in generale e offriva il suo aiuto gratis quando c'era da potare qualche fusto, magari di particolare pregio, sia di privati ma anche di enti pubblici. Morto lui, una decina di anni fa, Adriano era rimasto solo. Non si era mai sposato e vedeva con il contagocce i pochi amici che gli erano rimasti accanto. Il suo peso, che è sempre stato ragguardevole, negli anni era diventato ancora più importante. Il medico che ne ha accertato la morte ha specificato che è sopraggiunta per cause naturali. Ma la concomitanza dell'obesità e dell'ondata di caldo anomalo potrebbe aver complicato una situazione di salute già precaria.

IL LUTTO


I residenti della frazione di Lovadina, venuti a sapere immediatamente del decesso di Adriano, scoperto probabilmente dopo tre giorni, sono rimasti molto colpiti. «Era un uomo che viveva come un eremita. Ma era buono, non ha mai dato fastidio a nessuno. Diciamo che non si era proprio integrato nella vita della comunità. Ma aveva alcuni amici che, però, non vedeva spesso» dicono alcuni conoscenti. L'amministrazione comunale è a disposizione, nel caso in cui serva un aiuto per espletare le pratiche e per il funerale.
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Il Gazzettino