Rovigo. La città piange Lucio Rizzi: il signore dei fiori

Lucio Rizzi
ROVIGO - Un altro pilastro della Rovigo che fu è venuto a mancare. Si è spento a 89 anni Lucio Rizzi, grande imprenditore, signore dei fiori, in grado di disegnare...

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ROVIGO - Un altro pilastro della Rovigo che fu è venuto a mancare. Si è spento a 89 anni Lucio Rizzi, grande imprenditore, signore dei fiori, in grado di disegnare paesaggi con le piante, grazie anche al suo animo romantico e sensibile, ereditato dal padre, il celebre poeta dialettale Livio Rizzi, insieme all'azienda, lo Stabilimento florovivaistico polesano.


Con i suoi modi gentili e garbati, è sempre stato pronto a spendersi per gli altri ed a cercare di costruire qualcosa per la sua Rovigo. Ben sapendo che piantando dei semi, poi arrivano i frutti. Come quelli personali, della sua famiglia, con l'amore sbocciato in estate grazie ad un lilium, con la sua amata Felicita, insieme alla quale aveva festeggiato ad agosto i 65 anni di matrimonio, regalandole, come ogni anniversario, un nuovo lilium. Un matrimonio dal quale sono nate le due amate figlie, Claudia, direttrice del Gal Polesine Adige, e Silvia, docente di lingua inglese al Liceo scientifico di Rovigo.


DISEGNATORE
Proprio la figlia Claudia ricorda come il padre «disegnava i giardini quando ancora non esistevano programmi di computer grafica, era proprio un giardiniere, che è un termine importante, perché presuppone una preparazione ed una conoscenza profonde. Ed è per questo che i suoi giardini a distanza di 40-50 anni sono ancora bellissimi, perché dietro la loro realizzazione c'era uno studio e un grande stile».
Ma Lucio Rizzi è stato anche tanto altro. «Ha amato molto la vita in tutte le forme nota la figlia . Dallo sport, al cibo, dalla natura all'arte ha provato e goduto di tutto, ha mangiato la vita». Una vita che viene ripercorsa anche in un ricco e accorato ricordo che arriva dal presidente provinciale Stefano Pattaro, insieme al direttivo ed a tutta Confcommercio Imprese per l'Italia della provincia di Rovigo, perché Rizzi, è stato «storico presidente provinciale dell'Ascom per tre mandati, da fine anni 70 ai primi anni 90. Ha scritto le pagine più luminose dell'associazione dei commercianti rodigini, portandola ad essere la più rappresentativa del Polesine.


LE ATTIVITÀ


Imprenditore illuminato, è stato l'anima dell'azienda di famiglia, lo Stabilimento florovivaistico polesano, fondato dal nonno a Roverdicrè e poi spostatosi verso Concadirame, sempre nel territorio comunale di Rovigo. Un passato da rugbista fino agli anni 50 quando insieme agli amici Milto Baratella ed i fratelli Laurenti giocò per due stagioni nella Rugby Rovigo. Sport, lavoro, impegno nell'associazione e famiglia non sono stati sufficienti per l'instancabile Lucio Rizzi che è rimasto iscritto per 54 anni all'Accademia italiana della cucina di cui, per 30 anni, è stato il delegato per il mandamento di Rovigo, Adria e Chioggia. Un uomo d'altri tempi, che si è sempre contraddistinto per l'eleganza con cui si poneva verso dipendenti, collaboratori e fornitori, per la capacità di mediazione con tutti, per l'educazione. Innumerevoli i riconoscimenti ricevuti nella sua lunga attività culminata con la nomina in consiglio di Fondazione Cariparo, di cui è stato anche vicepresidente fino al 2003». In Fondazione Rizzi ha fatto parte del primo consiglio di amministrazione, nel 1992. È stato a lungo socio dell'Accademia dei Concordi. Il suo funerale sarà celebrato lunedì alle 15 nel Duomo cittadino. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino