Morto in gondola, la vedova non ha diritto a nulla e risarcirà 250.000 euro

Gundula Vogel
VENEZIA -Ha chiesto un risarcimento di 9 milioni di euro per la morte del marito, schiacciato da un vaporetto durante una gita in gondola sul Canal Grande, ma la citazione a...

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VENEZIA -Ha chiesto un risarcimento di 9 milioni di euro per la morte del marito, schiacciato da un vaporetto durante una gita in gondola sul Canal Grande, ma la citazione a giudizio è avvenuta troppo tardi, dopo che erano già trascorsi i termini di prescrizione, e dunque non soltanto non ha diritto a nulla, ma dovrà anche rifondere le spese di lite sostenute dai soggetti trascinati di fronte al Tribunale: complessivamente oltre 250 mila euro. Si è conclusa così la causa civile avviata da Gundula Shafer, vedova del criminologo tedesco Joachin Vogel, contro Stefano Pizzaggia, il gondoliere che il 17 agosto del 2013 stava trasportando tutta la famiglia. La sentenza, emessa dal giudice Martina Gasparini, ha accolto le eccezioni dell'avvocato Gabriele Annì, il quale ha evidenziato come la responsabilità del trasportatore, nel settore acqueo, non è regolato dall'articolo 2951 del codice civile, ma dall'articolo 418 del Regolamento per la navigazione, il quale fissa 6 mesi per le richieste dall'incidente. Nel caso specifico il termine è spirato il 17 febbraio del 2014, mentre le prime richieste risarcitorie risalgono al 25 luglio del 2017.

NEL MERITO Nella sentenza, viene comunque evidenziato che il gondoliere che trasportava i Vogel è già stato scagionato dagli ispettori della Direzione Marittima di Venezia (e la sua posizione archiviata in sede penale) in quanto non è emersa alcuna responsabilità a suo carico: quando si accorse della situazione di pericolo accostò ad un pontile del Magistrato, vicino al ponte di Rialto, agendo in maniera «prudente ed incolpevole». I legali della vedova, gli avvocati veronesi Lorenzo Picotti e Gabrielle de Strobel, contestavano a Pizzaggia di non aver fatto scendere la famiglia dalla gondola, ma il giudice rileva che trascorse appena una manciata di secondi prima dello schianto fatale: troppo poco per qualsiasi azione.

LE ASSICURAZIONI Nel procedimento contro Pizzaggia erano stati chiamati a comparire anche due compagnie assicuratrici - Generali e Reale Mutua - Actv e gli altri due imputati condannati in sede penale: la causa è stata chiusa anche nei loro confronti, con pagamento delle spese di lite a carico della vedova Vogel, ricomprese nei suddetti 250 mila euro. Ma le cause civili per l'incidente mortale non sono finite. Quella chiusa dal giudice Gasparini riguardava soltanto la responsabilità del trasportatore. La signora Gundula potrà ora rivolgersi al Tribunale civile per reclamare il risarcimento stabilito in sede penale, dove sono stati condannati tre conducenti dell'Actv, un motoscafisca e un altro gondoliere che manovravano vicino al ponte di Rialto. Finora la vedova Vogel ha ricevuto un milione e 300 mila euro di anticipo, versati dall'assicurazione di Actv.
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Il Gazzettino