Muore a 57 anni Giuseppe Zamprogna, artigiano della musica: a settembre era caduto da una scala

Giuseppe Zamprogna
TREBASELEGHE - Muore a quasi sette mesi dalla caduta in casa. Dolore e sgomento per la scomparsa di Giuseppe “Pino” Zamprogna, falegname, musicista con una...

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TREBASELEGHE - Muore a quasi sette mesi dalla caduta in casa. Dolore e sgomento per la scomparsa di Giuseppe “Pino” Zamprogna, falegname, musicista con una straordinaria dote artistica nella costruzione di percussioni artigianali. 

Se n’è andato a 57 anni per le conseguenze del grave infortunio domestico nel quale era rimasto coinvolto il 21 settembre scorso. Dopo mesi di cure, terapie, interventi, nelle ultime settimane Pino si era aggravato e il suo fisico già debilitato non è riuscito a superare l’infezione cerebrale che è sopraggiunta. E il grande, buono, e infinito cuore di Pino non ha retto. «Pino è caduta da una scaletta mentre stava sistemando alcune scatole in un soppalco – racconta la moglie Donatella Marcon -, riportando una grave frattura alla scatola cranica. Pino ha passato un mese e mezzo in terapia intensiva e a causa dell’elevata pressione era stato poi sottoposto all’intervento di ricostituzione dell’opercolo cranico. Era stato poi trasferito a Camposampiero dove aveva iniziato a fare riabilitazione. Di recente era stata decisa una nuova operazione ma a causa di un’infezione Pino prendeva degli antibiotici e quini l’intervento è stato rinviato. Purtroppo il suo suo fisico era molto debilitato e circa venti gironi fa i medici avevano dichiarato lo stato vegetativo. 
Quando penso a Pino mi viene in mente la frase “Beati i puri di cuore perché vedranno Dio”: Pino era un beato, un puro di cuore, vivace, un uomo , un marito, un padre, eccezionale». Pino e Donatella il prossimo 23 aprile avrebbero festeggiato 29 anni di matrimonio. La coppia, che si era conosciuti nel 1989 ad un evento musicale, ha due figli, Davide di 21 anni, ed Irene di 18. La musica era una grande passione di Pino che, accanto al lavoro di falegname alla ditta Rossetto di Trebaseleghe, da 25 anni realizzava batterie artigianali in legno massello che firmava con la sigla “PZ” e che sono utilizzate da molte band musicali locali. Donatella, invece, ha la passione del canto e insieme la coppia ha fatto anche tournée musicali anche all’estero. Insieme erano volontari in paese e in chiesa, nella sagra di Silvelle, ma anche nel gruppo di canto.

«Pino era estremamente disponibile, scherzoso, solare, amato dai bambini . dice ancora Donatella -. Pino sapeva entrare nel cuore delle persone, era una sua dote straordinaria. Abbiamo pregato molto in queste settimane e ringrazio tutti colori che ci sono stati vicini. Chiediamo a chi lo desidera, offerte e donazioni alla Missione di Fianga in Ciad per la costruzione di un pozzo». L’ultimo saluto al falegname musicista sarà martedì 11 aprile alle 15.30 nella chiesa di Silvelle.
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Il Gazzettino