È morto Giorgio Fascina, barman delle celebrità, dai Beatles a Charlie Chaplin

Giorgio Fascina
NOALE - Proprio pochi giorni fa un suo gesto aveva profondamente colpito i suoi concittadini e non solo: aveva messo un mazzetto di fiori colorati nel cannone della Rocca di...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

NOALE - Proprio pochi giorni fa un suo gesto aveva profondamente colpito i suoi concittadini e non solo: aveva messo un mazzetto di fiori colorati nel cannone della Rocca di Noale, per lanciare un messaggio di pace in questo momento buio. A una settimana di distanza Giorgio Fascina ha accusato un malore e se ne è andato. A Noale era un'icona: per 30 anni aveva gestito il locale Terraferma in piazza Castello, punto di riferimento per tanti noalesi. La notizia della sua morte si è infatti diffusa in un istante, lasciando sgomenti i tantissimi amici che aveva in città. Quarto di sei figli, Giorgio era sposato con Bruna Piazza, maestra in pensione e insieme avevano avuto un figlio, Marco, che era al suo fianco nella gestione del locale. «Per degustare i suoi cocktail venivano a Noale da lontano - racconta Enrico Scotton, presidente della pro loco -. D'altra parte pochi barman potevano vantare la sua esperienza nei migliori locali internazionali, da Roma a Londra, da Venezia alle Padovanelle». Nella sua vita, Giorgio, di personaggi famosi ne ha incontrati tantissimi. Dai Beatles a Charlie Chaplin, da Eric Clapton a Tony Curtis. È stato un esponente di quella generazione che, terminata la guerra, aveva lasciato Noale in cerca di fortuna, per tornarvi nel 1991 aprendo un locale tutto suo. Solo nel 2020 aveva concluso quella esperienza, e proprio in occasione del suo saluto ai clienti era stato premiato dal Comune. «L'amministrazione gli consegnò un riconoscimento di stima per il lavoro svolto a servizio della città da parte dei titolari delle attività commerciali del centro di Noale - ha scritto ieri la sindaca Patrizia Andreotto -. Crediamo di interpretare il sentire di tutti nell'esprimere grande dispiacere per questa improvvisa perdita». 

Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino