Morto l'ex senatore leghista Erminio "Obelix" Boso. Zaia: «Fulmine a ciel sereno»

Erminio Boso, al centro, tra Calderoli e Maroni
Morto Erminio "Obelix" Boso, ex senatore e tra gli esponenti della Lega della prima ora.  LUCA ZAIA «La...

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Morto Erminio "Obelix" Boso, ex senatore e tra gli esponenti della Lega della prima ora. 


LUCA ZAIA
«La scomparsa di Erminio è un fulmine a ciel sereno per chi come me lo conosceva bene. L'avevo incontrato durante l'ultima campagna elettorale, che aveva incoronato Maurizio Fugatti, suo pupillo da sempre, a presidente della Provincia di Trento». Lo afferma il Governatore del Veneto Luca Zaia. «I suoi messaggi, quando apprezzava particolarmente qualche iniziativa della Regione Veneto, erano precisi e puntuali, e ci incoraggiavano nel nostro lavoro - rileva Zaia -. Era un personaggio silente ma non assente, che sapeva parlare nel momento giusto, con i tempi, la convinzione, la determinazione e le caratteristiche tipiche delle genti di montagna. Boso rappresentava lo spirito della Lega della prima ora, e si era sempre battuto per un Trentino leghista: un sogno che ha fatto a tempo a realizzare. Ciao Erminio - conclude Zaia -, ricorderemo sempre l'esempio del tuo lavoro nel movimento e sul territorio, e delle battaglie epiche che avevi combattuto per le tue, le nostre, idee».

ROBERTO CIAMBETTI

«E’ morto com’era vissuto: sorprendendoci». Roberto Ciambetti, presidente del Consiglio regionale del Veneto, lo ricorda così: «Erminio Enzo Boso se ne è andato in punta di piedi, senza disturbare nessuno, prendendoci in contropiede - ha detto Ciambetti - Difficile non ricordare la sua esuberanza, talvolta tracimante, che rispondeva anche al bisogno sentito in larga parte dell’elettorato, non solo leghista, di dare una svolta decisa alla politica paludata, incapace di prendere posizioni nette e chiare. Difficile non ricordare che fu tra i fondatori e motori del leghismo trentino in anni, e in una terra, in cui essere leghisti e schierarsi contro l’establishment non era esattamente facile: il lungo cammino che ha portato la Lega al governo in Trentino nasce con lui. La sua vera eredità è fatta dal bisogno dirompente di onestà e pulizia».

ROBERTO CALDEROLI
«Con Erminio Boso se ne va un pezzo di storia della Lega, insieme a tanti ricordi». Così Roberto Calderoli. «Piango un amico, un vecchio amico - aggiunge -, un compagno di tante battaglie politiche e di tanti momenti vissuti insieme». Calderoli ricorda l'ex senatore morto nella notte all'età di 73 anni, come «un alfiere nelle battaglie per l'autonomia, ha sempre lottato per le ragioni del suo Trentino, del suo popolo e delle sue montagne, magari a volte esagerando nei toni, ma è sempre stato un uomo generoso e di grande cuore. Lo avevo incontrato pochi giorni fa, sabato scorso, quando mi ha accompagnato nel mio giro di incontri in Trentino, per parlare di autonomia e di altri aspetti istituzionali: fino all'ultimo ha lavorato per la sua gente!».

MATTEO SALVINI

«Buon viaggio Enzo, abbiamo messaggiato fino a ieri e stanotte hai scelto di proseguire la tua battaglia da Lassù. Faremo sempre più belli il Trentino e l'Italia, contaci». Lo scrive su Facebook il ministro dell'Interno, Matteo Salvini.

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Il Gazzettino