Partigiano e parlamentare del Pci: morto a 101 anni Emilio Pegoraro

Emilio Pegoraro aveva 101 anni
PADOVA - Il mondo della politica e dell’associazionismo piangono Emilio Pegoraro. Tra i primi a dare l’addio commosso al partigiano, all’ex parlamentare del Pci,...

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PADOVA - Il mondo della politica e dell’associazionismo piangono Emilio Pegoraro. Tra i primi a dare l’addio commosso al partigiano, all’ex parlamentare del Pci, nonché fondatore della sezione padovana della Confederazione italiana agricoltori è stato, sul suo profilo Facebook, il sindaco Sergio Giordani. «Oggi è morto Emilio Pegoraro, uno degli ultimi testimoni e protagonisti della lotta di liberazione – ha scritto il primo cittadino - Partigiano, parlamentare, fondatore della sezione padovana della Cia, Emilio ha sempre lottato per la giustizia, la democrazia e la libertà. La nostra città si stringe accanto alla sua famiglia. Il suo esempio resterà sempre un punto di riferimento per tutti noi». 


CHI ERA
Una vita lunghissima, quella di Pegoraro, e sempre dalla degli ultimi. Un’esistenza iniziata nel 1921 a Fontaniva. Molto giovane si arruola nel Regio Esercito e combatte nelle campagne di Russia e Jugoslavia, un’esperienza che gli fa maturare un profondo sentimento antifascista che, dopo l’8 settembre, lo spinge a rifiutare con sdegno l’adesione alla Repubblica Sociale Italiana e a unirsi alla Resistenza. Con il nome di battaglia di Leo combatte nella Brigata Garibaldi Padova, poi ridenominata Franco Sabbatucci in onore del suo comandante partigiano ucciso dai nazifascisti nel 1944. Nel dopoguerra diventa prima consigliere comunale e poi deputato (dal 1972 al 1976 ) e senatore (1976 al 1979) per il Partito Comunista Italiano e fondatore della sezione padovana della Confederazione italiana agricoltori. 
Durante la sua attività politica è stato promotore di diversi disegni di legge, avendo sempre come fine ultimo, il bene comune. Ha fattivamente contribuito all’approvazione della normativa che ha disposto l’eliminazione dei livelli, della decima e del quartese, e alla cancellazione della mezzadria, regolamentando i nuovi contratti agrari. Fra gli altri incarichi, per quindici anni è stato presidente nazionale dell’Anp, l’associazione dei pensionati Cia. Al termine della sua lunga carriera, è stato nominato presidente onorario di Cia Padova e di Anp Cia Padova. 


I RICORDI
«Perdiamo un uomo di altissimo spessore – ha detto ieri il direttore di Cia Padova, Maurizio Antonini – Ora starà a noi portare avanti la sua preziosa eredità. Ci stringiamo attorno alla sua amata famiglia. A Emilio Pegoraro va il nostro più profondo ringraziamento: è ad illustri personalità come la sua che dobbiamo la rinascita del nostro Paese nel periodo del secondo dopoguerra». 


A ricordarlo ieri è intervenuto, come amico e come ultimo segretario provinciale e regionale del Pci di Berlinguer, anche Elio Armano. «Superati i cento anni, ha continuato a guardare e a giudicare con lucidità e, come sempre, indipendenza di giudizio, l’ultima tristissima stagione della sinistra italiana – ha commentato commosso l’ex consigliere regionale prima del Pci e, successivamente, del Pds - Veniva da lontano Emilio, dal mondo contadino e cattolico del nord padovano. Aveva vissuto sulla pelle la guerra di aggressione voluta dal fascismo contro l’unione Sovietica durante la quale aveva maturato la decisione di diventare partigiano e nelle fila dei comunisti italiani. Poi nell’Italia liberata il suo impegno professionale è stato quello di lavorare per il riscatto del mondo dei contadini e la riforma dell’agricoltura italiana portandone le tematiche nelle istituzioni locali e poi a lungo nel parlamento. La mitezza che lo distingueva non contraddiceva forza e tenacia con la quale agiva quotidianamente». 
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Il Gazzettino