Morto "Don Vito" Munafò, per 40 anni è stato l'edicolante del centro storico di Treviso

Vito Munafò
TREVISO - Piange Vito Munafò, storico edicolante della città che si è spento a 91 anni intorno alle ore 9.15 di ieri. A stroncarlo, all'interno della sua...

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TREVISO - Piange Vito Munafò, storico edicolante della città che si è spento a 91 anni intorno alle ore 9.15 di ieri. A stroncarlo, all'interno della sua abitazione di Via Zanella a Selvana, un improvviso aneurisma ad una aorta che non gli ha lasciato scampo. Una vita dedicata al lavoro la sua, sempre in prima linea nel guidare le amate edicole e nel proporre al pubblico i migliori prodotti siciliani sul mercato. Nativo di Falcone (Messina), si era arruolato nell'esercito a soli 16 anni venendo poi ben presto trasferito a Treviso dove qualche anno dopo ha trovato l'amore in Assunta Pezzella, da tutti conosciuta come "Tata", che gli è poi rimasta al fianco fino all'ultimo respiro. Lasciato l'Esercito Vito si era poi dedicato prima all'attività di rappresentante di primizie siciliane e poi a quella di edicolante.


LA STORIA


Soprannominato "Don Vito", Munafò ha aperto la sua prima edicola-tabacchi "La Giraffa" in zona Catasto negli Anni 80, per poi successivamente gestire anche le edicole presenti al supermercato Famila di Villorba, in Viale Trento e Trieste e a Selvana. «Per antonomasia "l'edicolante" del capoluogo, mio zio Vito era una persona davvero stacanovista, non si fermava mai lo ricorda commosso il nipote Antonio Pezzella, noto esperto d'arte si alzava alle 5 del mattino e il primo pensiero era quello di servire i propri clienti fino a sera. Non sapeva stare fermo, basti pensare che domenica sera ci siamo sentiti al telefono e lui aveva appena finito di tagliare l'erba». Vito era così attivo che, una volta entrato in pensione e dismessa la sua ultima edicola, era tornato a lavorare come rappresentante di generi alimentari promuovendo pistacchi, mandorle ed olive. «Addirittura, quando sono arrivati in casa i soccorsi per decretarne il decesso, mio zio aveva ancora in tasca il suo biglietto da visita, pronto per andare al lavoro nonostante i suoi 91 anni». «Mi ha voluto bene - aggiunge Nicola, fratello di Antonio, direttore della rivista Hera - e mi ha sempre sostenuto». Munafò lascia nel dolore la moglie e tantissimi tra parenti, amici e storici clienti. Le esequie saranno probabilmente celebrate giovedì nella chiesa Cristo Re a Selvana. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino