Falegname ucciso dal fulmine nel bosco aveva cercato riparo sotto ad un albero

Stefano Devich
LIVINALLONGO - Un fulmine se l'è andato a cercare in mezzo a quei boschi e a quei sentieri che tanto amava e dove si rifugiava spesso per vivere momenti a stretto...

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LIVINALLONGO - Un fulmine se l'è andato a cercare in mezzo a quei boschi e a quei sentieri che tanto amava e dove si rifugiava spesso per vivere momenti a stretto contatto con la natura. È morto così, colpito da una scarica, Stefano Devich, 48enne di Salesei di Sopra, falegname molto attivo nel volontariato locale.


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A trovarlo, disteso sotto un albero con il monocolo spezzato, è stata la cognata, anche lei alla ricerca del congiunto, fin dal mattino, assieme a una ventina di volontari. Stefano Devich mercoledì, poco dopo le 18.30, era uscito di casa lasciando detto che avrebbe fatto un giro in località Mont de Andraz. Da appassionato cacciatore qual era lo faceva spesso: binocolo alla mano, si appostava ad ammirare i capi che di volta in volta gli passavano di fronte. Si è così  diretto verso il passo Falzarego e poco dopo il paese di Cernadoi, a Costa Vegla, ha lasciato l'auto, una Panda di colore blu, in una piazzola di sosta lungo la strada statale 48 delle Dolomiti. E a piedi ha iniziato a percorrere il sentiero verso La Martìn. Qui, nei pressi di alcuni fienili, deve essersi posizionato in attesa di veder passare cervi, caprioli, uccelli particolari. Ma qui deve anche averlo colto il temporale che verso le 20 si è scatenato all'improvviso su Livinallongo. E lui si è trovato al centro di quel finimondo.
L'ALLARMEL'allarme è scattato ieri attorno alle 7 quando i familiari di Devich, non vedendo parcheggiata l'auto dove lo era generalmente, si sono accertati della sua presenza in casa. Non trovandolo, hanno allertato i soccorsi che già alle 7.30 erano sul campo: uomini del Soccorso alpino, agenti del Sagf, vigili del fuoco e carabinieri. A fare la tragica scoperta è stata la cognata dello sfortunato escursionista, Nadia Farenzena. Il 48enne è stato ritrovato disteso a terra, sotto a un albero dove probabilmente si era rifugiato per ripararsi dall'acquazzone. A colpirlo, con ogni probabilità, la scarica di un fulmine che con lo spostamento d'aria provocato ha pure spezzato il monocolo, ritrovato vicino al cavalletto, e ha gettato il suo berretto tra i rami. Devich lascia i fratelli Pierino e Anna e le loro famiglie. Il funerale si terrà domani, alle 14.30, nella chiesa di Pieve.

Raffaella Gabrieli
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Il Gazzettino