Imprenditore muore a 45 anni e lascia due figli

Mauro Carnelos
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CODOGNE' - La vita di Mauro Carnelos, 45 anni, si è spenta domenica mattina alle 6 all’hospice “Antica Fonte” di Vittorio Veneto dove era stato ricoverato nei cinque giorni precedenti. Fino ad allora errano stati i familiari ad accudirlo con amore nella casa di via Cal de Mez a Cimavilla di Codognè. La grave malattia diagnosticata l’anno scorso lo ha strappato all’affetto dei suoi amati figli - Mattia di 13 anni e Giada di 11 - alla amatissima moglie Michela, ai fratelli Marco e Paolo, titolari con lui della ditta “Live In” con sede a Colle Umberto, fondata 40 anni fa dal papà Bruno e portata avanti dai tre fratelli, subentratigli vent’anni fa alla guida dell’azienda che conta dodici dipendenti ed è leader nella realizzazione di interni. La notizia della scomparsa di Mauro ha fatto presto il giro del paese dove il giovane impresario era conosciuto e stimato non solo per il suo costante impegno sociale e nelle associazioni ma anche per il suo carattere cordiale. I primi sintomi della malattia si erano manifestati lo scorso anno ma Mauro ha continuato ad andare avanti con il suo lavoro fino a quando le forze glielo hanno permesso.


La triste notizia della malattia aveva gettato nello sconforto i familiari, che hanno sostenuto e accompagnato Mauro Carnelos nel suo percorso fino a pochi giorni prima della sua morte. Mauro, una volta appreso della malattia che lo aveva colpito, il 31 agosto dell’anno scorso aveva deciso di regolarizzare il suo rapporto d’amore con Michela, con la quale aveva fino a quel giorno convissuto. «Aveva scelto di fare così - racconta il papà Bruno - perché sapeva che la malattia non gli stava dando tregua». «È stato il primo matrimonio che ho celebrato come sindaco - ricorda commossa il primo cittadino Lisa Tommasella- Conoscevo bene Mauro come persona impegnata nelle attività associative del paese, come l’Avis e so che partecipava a tutte le iniziative dell’asilo». Una persona solare, amico di tutti, sempre pronto a dare una mano a chi ne aveva bisogno. Lo ricordano così gli amici e i conoscenti che oggi si stringono al dolore dignitoso dei familiari. La famiglia, seguendo le ultime volontà di Mauro ha dato l’autorizzazione all’espianto delle cornee. «Era un figlio modello - commenta il padreà Bruno - Innamorato della sua famiglia e gran lavoratore. Sapeva della malattia che lo aveva colpito ma ha combattuto come un leone fino all’ultimo, con grande coraggio e dignità». Il funerale di Mauro Carnelos sarà celebrato questa sera alle 17 nella chiesa parrocchiale di Cimetta. 
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Il Gazzettino