Un cane morto nel trasportino, orrore a Lignano

Legambiente si occupa di pulire la Bau beach
LIGNANO -  Quando, giovedì mattina verso le 6.30, ha visto qualcosa galleggiare, mentre stava facendo il consueto servizio di pulizia della spiaggia libera della Bau...

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LIGNANO -  Quando, giovedì mattina verso le 6.30, ha visto qualcosa galleggiare, mentre stava facendo il consueto servizio di pulizia della spiaggia libera della Bau beach di Punta Faro a Lignano Sabbiadoro, Francesco Mastroianni non ha capito subito di cosa si trattasse. Poi, l’orrore ha preso forma. Dentro quel trasportino in plastica chiuso c’era un cagnolino morto probabilmente annegato. 


«Per me uno strazio», racconta Mastroianni, volontario di Legambiente, che da tempo si prende cura di quel tratto di spiaggia libera, per lui «un luogo meraviglioso, il posto più bello di Lignano», dove i cani trovano lo spazio per sgranchirsi le zampe e l’acqua potabile a loro disposizione. Il macabro ritrovamento di giovedì è quindi ancora una ferita aperta.


«Tanti anni fa avevamo trovato un puledro annegato dopo un fortunale, ma una cosa così mai. Come ogni mattina stavamo facendo la perlustrazione per ripulire la spiaggia e c’era questa cosa che galleggiava. Inizialmente, non capivo cos’era. Poi, l’ho preso e mi sono accorto che dentro il trasportino c’era qualcosa: all’inizio pensavo ci fosse un gatto. Invece era un cane, un esemplare di bulldog francese (bouledogue français). Credo fosse un animale giovane. Ho contattato la Guardia di finanza di Punta Faro e i finanzieri gentilmente hanno contattato a loro volta i vigili - sostiene -. Dopo un paio d’ore sono arrivati assieme al veterinario, che ha preso in carico la cosa». La vicenda, com’era immaginabile, ha scatenato una ridda di commenti, anche molto indignati sul web. 


Per parte sua, Mastroianni ha una sua ipotesi: «Ipotizzo che il cagnolino potesse essere nel trasportino, magari a bordo di qualche barca grossa. Forse potrebbero aver appoggiato il contenitore e poi con le onde potrebbe essere caduto in acqua. Il ritrovamento per me è stata una cosa orribile. Per me personalmente un bruttissimo ricordo». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino