Calcio in lutto. Morto di Sla a 56 anni l'ex calciatore Claudio Dal Pos: «Era un esempio per i giovani»

Morto di sla ex calciatore Claudio Dal Pos di Vittorio Veneto
VITTORIO VENETO (TREVISO) - Ha lottato contro la Sla, una malattia neurogenerativa, che gli era stata diagnosticata solo due anni fa e che non gli ha dato scampo alcuno. Claudio...

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VITTORIO VENETO (TREVISO) - Ha lottato contro la Sla, una malattia neurogenerativa, che gli era stata diagnosticata solo due anni fa e che non gli ha dato scampo alcuno. Claudio Dal Pos si è spento ieri mattina, 13 gennaio, all'età di 56 anni. La notizia ha fatto in poche ore il giro del coneglianese e del vittoriese, dove Caio era ben conosciuto per il suo passato da calciatore dilettante e per il suo impegno sociale. Ha tirato i primi calci a San Vendemiano, il suo paese, dove ha esordito in prima squadra prima di passare alla Marenese. Negli anni 90 è stato una delle colonne del calcio Vittorio Veneto e con i colori rossoblù ha ottenuto i risultati più significativi della sua carriera da difensore. Dopo quasi due lustri, durante i quali ha vinto un campionato di Promozione e una Coppa Italia regionale, era passato al San Martino prima e al Codognè poi e una volta appesi gli scarpini al chiodo aveva allenato il Boccadistrada.

Lottava in campo e nella vita, Dal Pos esempio di tenacia

Aveva un carattere volitivo, uno di quelli che difficilmente mollano, sia nella vita quotidiana che in campo, tanto che, a volte, gli piaceva ricordare un Cordignano-San Martino degli inizi del nuovo secolo quando in pieno recupero fu proprio lui a siglare, contro pronostico, il definitivo 2-2. Professionalmente aveva lavorato per diversi anni alla Elco, azienda coneglianese di prodotti di telefonia ed elettronica, poi presso la ditta Pedol e alla Fantuzzi carrelli elevatori prima di intraprendere la strada del venditore autonomo con la Evergreen. Alpino della locale circoscrizione, organizzava tornei di beach volley e si vestiva da San Nicolò per fare i regali nella borgata dove risiedeva. Viveva a San Vendemiano con la moglie Marica e le tre figlie Arianna, Elena e Alessia di 22, 20 e 17 anni. Solo due anni fa aveva appreso la terrificante notizia di essere affetto da sclerosi laterale amiotrofica, contro la quale ha lottato durante questi mesi sottoponendosi a svariate visite alla ricerca di una cura purtroppo ancora introvabile.

Mondo del calcio in lutto, il cordoglio

«È stato un esempio per i giovani - ricorda Omar Leiballi, vice presidente del calcio Vittorio Falmec e direttore sportivo quando Claudio giocava - nonostante fosse una persona introversa. Era educato e gentile e in campo faceva sempre il suo dovere da buon terzino sinistro di categoria. Con lui avevo un rapporto speciale che andava oltre le vicissitudini sportive. Era un uomo di alto profilo dell'uomo». Il ricordo di Dal Pos rimarrà indelebile anche per i suoi ex compagni di squadra: «Dal punto di vista umano - lo ricorda Mauro Azzalini, portiere negli anni al Vittorio Veneto - era un autentico uomo spogliatoio. Si faceva in quattro per la squadra ed era così anche lontano dal rettangolo verde». L'ultimo saluto lunedì alle 15.30 nella chiesa di San Vendemiano, dove mezz'ora prima verrà recitato il rosario in suffragio.

 

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Il Gazzettino