Morto in Baviera, la famiglia lo scopre dopo due mesi e ancora non sa cosa gli sia successo

Leonardo Celotti morto in Baviera. Il fratello Silvano (in foto) ha contattato l'ambasciata per avere sue notizie
TREVISO - Non ha riceve più notizie del fratello malato per settimane, tanto da interpellare il consolato italiano in Germania. Quando finalmente gli rispondono, la...

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TREVISO - Non ha riceve più notizie del fratello malato per settimane, tanto da interpellare il consolato italiano in Germania. Quando finalmente gli rispondono, la notizia è delle peggiori per Silvano Celotti, ex consigliere comunale del Pd: il fratello Leonardo era morto quasi due mesi prima, all'età di 70 anni. E adesso riposa in un cimitero della Baviera, lontano dai parenti. Se un destino avverso e una vicenda dai tratti kafkiani hanno impedito ai suoi cari di stringersi al suo capezzale e dargli l'ultimo saluto, ora i fratelli vogliono riportarne le spoglie in Italia così da poter almeno portare un fiore sulla sua tomba. «Sapevamo che era malato ma le ultime volte che ci siamo sentiti lui minimizzava dicendo che la situazione non era grave - racconta con una nota di rammarico nella voce l'ex consigliere Silvano, di 9 anni più vecchio - Deve essersi aggravato all'improvviso. Quando né io né gli altri miei fratelli e sorelle hanno ricevuto più sue notizie, ci siamo attivati per capire cosa fosse successo. Rintracciarlo in assenza di suoi messaggi o chiamate non era facile perché gli piaceva spostarsi spesso e capitava che non si facesse sentire per un po'. Lui era così: uno spirito libero, un'anima vagabonda».

Chi è la vittima, Leonardo Celotti

Leonardo Celotti, secondo di cinque fratelli, aveva lasciato Treviso oltre trent'anni fa per emigrare in Germania con una tappa intermedia a Trento, la sua ultima residenza italiana. Oltralpe aveva lavorato nel settore della ristorazione come cameriere. Un settore che gli si addiceva vista la sua spiccata capacità di entrare in sintonia con gli altri. Prova ne è l'affetto con cui gli amici trevigiani lo ricordano, anche se mancava dalla Marca da moltissimo tempo, in tanti amici di gioventù lo ricordano ancora con affetto. «Era una persona molto empatica e disponibile, sempre in movimento e con una personalità a tratti bizzarra» lo descrive il fratello. Leonardo, dopo la separazione dalla moglie, viveva da solo e negli ultimi tempi le sue condizioni di salute si erano fatte più serie, fino al tracollo definitivo. Il 70enne si è spento il 28 ottobre scorso. Ma dell'ultimo periodo la sua famiglia d'origine sa ancora poco: «La autorità ci hanno detto lo stretto indispensabile e a fatica, per motivi di privacy, cose che mi sembra davvero assurda visto che siamo suoi parenti - afferma l'ex consigliere dem, indignato per l'eccessiva osservanza dei regolamenti in terra teutonica «al punto da perdere di vista l'obiettivo per cui sono stati istituiti, ovvero l'attenzione alla persona» - Probabilmente le autorità locali hanno comunicato il decesso al Comune di Trento, sede della sua ultima residenza in Italia, dove però non risultavano parenti» Gli unici che potevano reclamare la salma dell'anziano non erano al corrente della sua morte. Così le autorità bavaresi hanno provveduto alla sepoltura. «Siamo molto addolorati» conclude il fratello.

 

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Il Gazzettino