Morì nel Bacchiglione, la famiglia chiede di riaprire il caso: «Un'altra auto coinvolta nello schianto»

Nicolae Botnari con la moglie Tatiana in un momento felice
PADOVA - Le sorelle e la mamma di Nicolae Botnari, il 37enne originario della Moldavia morto il 6 maggio dopo essere finito nel Bacchiglione con la sua auto, al ritorno da un...

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PADOVA - Le sorelle e la mamma di Nicolae Botnari, il 37enne originario della Moldavia morto il 6 maggio dopo essere finito nel Bacchiglione con la sua auto, al ritorno da un picnic con gli amici’ per festeggiare il compleanno, non credono che l’uomo sia finito fuori strada da solo, come hanno decretato, invece, le indagini della polizia locale, conclusesi con l’archiviazione. Così hanno presentato, attraverso il loro avvocato, un esposto in procura per chiedere di riaprire le indagini, convinte che lo schianto sia stato causato da un’altra auto. 

IL FATTO
Botnari, 37enne, originario della Moldavia con cittadinanza romena, aveva passato sabato 6 maggio sull’argine con gli amici per festeggiare, tra l’altro, il suo compleanno che cadeva tre giorni dopo. A un certo punto, nel pomeriggio aveva annunciato che avrebbe fatto un salto a casa a prendere il carica batterie del cellulare - ormai scarico - e che poi sarebbe ritornato. In realtà il 37enne, però, sposato e padre di due bimbi, alla sua abitazione non è mai arrivato: la sua Toyota Avensis grigio metallizzato è volata dal lungargine Donati, al confine tra Padova e Ponte San Nicolò, dentro al Bacchiglione dopo aver abbattuto arbusti e vegetazione. 
L’uomo è stato ritrovato solo il giorno successivo, ancora nell’abitacolo dell’auto che emergeva solo per parte del bagagliaio. La moglie, non trovandolo, aveva avvertito gli amici che erano con lui e avevano iniziato le ricerche, percorrendo le possibili strade che il 37enne avrebbe potuto fare, finché non si sono accorti dei segni dell’incidente sul lungargine e, sporgendosi, hanno visto il retro dell’auto che galleggiava. Sono quindi scattati i soccorsi: sul posto è intervenuto il 118, che ha allertato la polizia locale e quella di Stato. 

I SOCCORSI 
Sul posto è arrivata l’ambulanza, che però, ha potuto ovviamente fare ben poco. Quindi è stato richiesto l’intervento dei vigili del fuoco, che sono giunti sul lungargine da Padova e Venezia con l’elicottero Drago 149 che ha trasportato sul posto, particolarmente difficile da raggiungere dalla sponda del Bacchiglione, i sommozzatori per un primo soccorso. I sub hanno estratto dall’auto quasi del tutto sommersa l’autista, purtroppo deceduto come accertato dal personale medico del Suem. Successivamente i sommozzatori del nucleo di Venezia hanno imbragato l’auto, che è stata recuperata con l’autogrù. Le operazioni di soccorso dei vigili del fuoco sono terminate dopo circa tre ore.
La dinamica del sinistro è stata al vaglio della polizia locale che però ha decretato che si trattava di una fuoriuscita autonoma. Motivo per cui il fascicolo che era stato aperto in procura è stato archiviato. La famiglia di Botnari, però, non crede a questa versione. Così mamma Ana, che era arrivata in Italia proprio quel giorno per festeggiare il compleanno del figlio, e le sorelle dell’uomo, si sono rivolte nuovamente alla procura. 

LA VITTIMA 


Nicolae Botnari era originario della Moldavia, ma aveva cittadinanza romena, così come la moglie Tatiana, che aveva sposato nel giugno del 2021. I due erano già diventati genitori di due splendidi bimbi e da qualche anno ormai risiedevano in città, dove si erano integrati senza troppi problemi. Qui a Padova abitavano già alcuni parenti e quindi si sono facilmente inseriti. «Noi siamo moldavi – aveva raccontato la moglie Tatiana – La vita per noi era stata dura fin dall’inizio. Io sono in Italia da 18 anni, lui da 11, e ci siamo conosciuti qui. Abbiamo costruito quello che avevamo lavorando sodo. E nonostante tutto stavamo posando i primi mattoni del nostro futuro, partendo proprio dalla nuova casa. Il nostro sogno si stava realizzando».
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Il Gazzettino