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TAGLIO DI PO - Papà di un bimbo di 11 mesi è stato stroncato da una malore nella notte. L’improvvisa scomparsa di Andrea Milani, 57 anni, sposato, commerciante di vini, liquori e acque minerali in via Romea comunale 58, nel centro di Taglio di Po, ha scosso il paese. Andrea era della terza generazione della famiglia Milani, conosciuta con l’appellativo di “Cocon” a condurre l’attività di commerciante di vini, acque e liquori e sempre in via Romea occupando, per lunghi anni, anche quel sito storico, di fronte alla loro abitazione, conosciuto come “Lazzaretto” in riferimento al luogo dove portavano gli appestati del vaiolo nero nel 1887, poi tristemente demolito per far posto a delle civili abitazioni.
Aveva lavorato fino alla sera prima. Rincasato, aveva cenato con la sua bella famiglia ed era andato a riposare. Di notte si era alzato per delle esigenze personali ma al mattino, la moglie allarmata per non averlo sentito alzare per andare al lavoro, è scesa in cucina e non trovandolo neppure lì è uscita di casa ed ha visto suo marito, in pigiama, a terra, ormai privo di vita. Ha chiamato subito i soccorsi rivolgendosi ai carabinieri i quali accertato il decesso (probabilmente per infarto fulminante), avvenuto diverse ore prima, hanno allertato la locale impresa funebre Belluco per il recupero della salma, poi trasferita all’obitorio dell’ospedale di Adria.
L’ultimo saluto ad Andrea Milani sarà dato giovedì con la messa presieduta dal parroco don Damiano Vianello, nella chiesa parrocchiale di San Francesco d’Assisi di piazza Venezia. Andrea ha condiviso la sua vita sentimentale “Una vera storia d’amore” con Nataliya, originaria dell’Ucraina, immigrata giovanissima in Italia per lavoro, per oltre vent’anni e la loro famiglia, solo 11 mesi fa, è stata illuminata, dalla nascita di Marco e la gioia è stata immensa condivisa, peraltro, da diverse altre mamme ucraine scampate dall’invasione russa che ha scatenato una guerra che doveva essere di pochi giorni ma che invece pare essere sempre più minacciosa per il mondo intero. Infatti, per queste mamme sole con i loro figli e i mariti a combattere in patria per riottenere la libertà e la pace, Nataliya fin da subito è stata e lo è tutt’ora, la loro referente sia per la lingua che per i collegamenti con le istituzioni per gli aiuti umanitari.
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