Gita in Alpago per scappare dal caldo, il marito si sente male: entra al bar a chiedere aiuto, esce ed è morto

Il bar San Marco a Puos
ALPAGO - «Mi aiuti, la prego, mi aiuti, mio marito si sente male»: è entrata nel bar San Marco nella piazzetta di Puos, chiedendo disperatamente che qualcuno la...

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ALPAGO - «Mi aiuti, la prego, mi aiuti, mio marito si sente male»: è entrata nel bar San Marco nella piazzetta di Puos, chiedendo disperatamente che qualcuno la aiutasse. La titolare, Katiusha Facchin, si è precipitata fuori dal locale, ha percorso i circa 200 metri che separavano le due donne dall'auto ferma, ma quando hanno raggiunto l'uomo seduto sul sedile posteriore, non c'era più nulla da fare. Nel frattempo era stata chiamata l'ambulanza e il centralino del 118 aveva mandato sul posto sia il soccorso della Eva, sia l'auto medica con il medico a bordo. Vani gli estremi tentativi di far ripartire il cuore dell'85enne padovano che aveva raggiunto l'Alpago per sottrarsi alla canicola della pianura. L'uomo aveva manifestato i primi sintomi del malessere qualche minuto prima e la moglie era corsa nel bar chiedendo aiuto. Con la coppia c'era anche una terza persona. Constatato il decesso dal medico e ottenuta l'autorizzazione dal magistrato di turno per la rimozione della salma, è stato fatto intervenire il carro funebre della De March che ha trasportato il corpo dell'uomo all'obitorio dell'ospedale San Martino di Belluno. Sul luogo del malore mortale anche una pattuglia dei carabinieri che ha eseguito le formalità di rito, ricostruendo pur nella loro tragica semplicità, i minuti che hanno preceduto il decesso.

Del malore mortale è stato informato anche il sindaco di Alpago, Alberto Peterle. L'arrivo dell'ambulanza e dell'auto medica a sirene spiegate e dei carabinieri nella frazione aveva richiamato un piccolo capannello di persone, molti chiedevano cosa fosse successo, altri da lontano fotografavano con il cellulare, qualcun altro ancora si lamentava per la mancanza in zona di un punto medico per il soccorso d'emergenza. L'ambulanza in effetti è giunta dopo pochi minuti, «ma forse -sussurrava ieri qualcuno- almeno nel periodo di maggior afflusso di turisti in un luogo che fa del turismo un suo punto di forza, sarebbe opportuno rafforzare i presidi medici d'urgenza».



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Il Gazzettino