Addio a Emilio, l'uomo della Marmolada: quarant'anni in alta quota tra emozioni e star

Emilio Sirena
ALLEGHE - Val Cordevole in lutto per la scomparsa di Emilio Sirena, morto per la malattia che aveva scoperto circa un anno fa. Il 31 marzo prossimo avrebbe compiuto i 62 anni....

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ALLEGHE - Val Cordevole in lutto per la scomparsa di Emilio Sirena, morto per la malattia che aveva scoperto circa un anno fa. Il 31 marzo prossimo avrebbe compiuto i 62 anni. Conosciuto sia ad Alleghe che a Rocca Pietore, aveva iniziato a lavorare per Funivie Marmolada nel maggio del 1979 diventando figura di riferimento per tutti i colleghi e assumendo ben presto la veste di vice caposervizio. Una persona esperta e appassionata di impianti di risalita, che aveva trasmesso questa passione al figlio Omar, che da anni fa lo stesso lavoro per la società Tofana Srl. Emilio è stato anche testimone di molti episodi e fatti che hanno visto la "Regina" Marmolada come protagonista. Lui era presente quando nell'agosto del 1979 è stata portata a Punta Rocca, non senza difficoltà, la statua della Madonna di Fiabane, poi consacrata "Regina delle Dolomiti" da papa Giovanni Paolo II il 26 dello stesso mese. Emilio c'era quando Sylvester Stallone girò in Marmolada alcune scene di "Cliffhanger", facendo arrivare sul ghiacciaio una serie di alberi finti.

I SACRIFICI
C'era anche quando è stato rinnovato l'impianto fra 2004 e 2006, lavori di ristrutturazione estremamente importanti per l'impianto che hanno decisamente cambiato anche il suo lavoro. Non si doveva più dormire a monte, si poteva finalmente tornare a valle dalle proprie famiglie e così anche Emilio poteva tornare da Lucia, Ivan e Omar. Emilio c'era e c'è sempre stato, prima con la gavetta da vetturino, poi da macchinista a crescere generazioni di vetturini, a farli appassionare a un lavoro non sempre facile, appesi a una fune. Emilio ha cercato in tutti questi anni di servizio di trasmettere la sua stessa passione ai ragazzi che arrivavano in Marmolada freschi di diploma, senza ben chiaro ancora cosa fare. Con alcuni di questi Emilio ha avuto successo e sono rimasti con lui su questa funivia per decenni, innamorandosi anche loro di funi, ballerine, cabine, pulegge, motori e azionamenti. Altri hanno preso nuove strade.

IL LUTTO
Ma Emilio ha lasciato il segno. Non era uno di quelli che risparmiava un rimprovero, se necessario, ma tutti i suoi colleghi in questi giorni, salendo e scendendo con quelle cabine su cui lui ha vissuto per più di 40 anni hanno faticato a trattenere un sospiro o una lacrima arrivando al "Banc" (primo troncone ndr), sapendo di non poterlo più trovare ad aspettarli per scambiare due parole, per farsi raccontare uno dei mille aneddoti che in 40 anni di onorato servizio aveva raccolto. Emilio era anche volontario dell'Ambulanza della Croce Verde di Alleghe e negli ultimi anni era diventato anche orgoglioso nonno di Kathrin e Francesco. Lascia un vuoto nella sua famiglia acquisita di funiviari, un vuoto che forse con il tempo si farà sentire meno dolorosamente, ma non sarà mai dimenticato da chi ha avuto la fortuna di conoscerlo e di lavorarci insieme in questa vita in continuo equilibrio su una fune.

IL RICORDO


«Anche se non sarà più presente fisicamente sul nostro impianto - spiega commosso Patrik Pomarè, il caposervizio di Funivie Marmolada - nello spirito lo sentirò sempre al mio fianco, come lo è stato in tutti questi anni in cui era una presenza importante e costante sia dal punto di vista tecnico che dal punto di vista umano». I funerali di Emilio Sirena si svolgeranno questo pomeriggio nel santuario di Santa Maria Delle Grazie alle ore 14,30. Emilio lascia la moglie Lucia i figli Ivan e Omar con Elisa, Kathrin e Francesco.
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Il Gazzettino