TRIESTE - «La sedazione in occasione di morte imminente è una terapia medica a tutti gli effetti». Lo ha sostenuto il medico Vincenzo Campanile, accusato dalla...
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«Il mio assistito si è riservato di completare il proprio intervento, non appena letta la copiosa documentazione depositata agli atti e oggi accessibile - ha fatto sapere l'avvocato Fenos -. Si tratta di circa cinquemila pagine che si stanno acquisendo in copia e analizzando con attenzione. Non possiamo che ribadire come le condotte attribuite al dottor Campanile appaiono lecite sotto il profilo normativo, medico-scientifico e deontologico. Lungi dall'essere una scelta personale o ideologica, la sedazione in occasione di morte imminente è una terapia medica a tutti gli effetti», ha ribadito il legale.
«Per quanto concerne la misura inibitoria in atto - ha concluso l'avvocato -, il suo controllo in sede di Tribunale di Riesame è ovviamente doveroso e imprescindibile per la difesa: è quindi in corso la predisposizione della richiesta di rivedere la sospensione disposta».
Il Gazzettino