VENEZIA - Cinque, dieci chilometri orari al massimo, che avrebbero potuto fare la differenza per la difesa di Marius Alin Marinica - 27 anni, romeno, elettricista - ai domiciliari...
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I quattro ragazzi morti: Giovanni Mattiuzzo, Eleonora Frasson, Leonardo Girardi, Riccardo Laugeni
IL PERITO «La colpa è di quel sorpasso azzardato»
L'APPROFONDIMENTO
Nucleo della perizia decisa dal gip nonostante il parere contrario del pm, sarà il nesso causale tra la velocità delle auto e la caduta nel canale della Ford Fiesta guidata da Riccardo Laugeni, dopo una carambola iniziata con il salto del guardrail. A causare il testacoda mortale, lo speronamento sulla fiancata anteriore sinistra dell'auto dei cinque amici da parte della Golf bianca di Marinica, di rientro da un sorpasso. Secondo la difesa - e anche questo sarà uno dei nodi da affrontare nella consulenza - se l'auto dei ragazzi avesse viaggiato a 5/10 chilometri orari in meno rispetto ai 75/80 cristallizzati da una consulenza del pm, una volta speronata avrebbe potuto evitare il salto e si sarebbe fermata, per via dell'impatto, con il guardrail stesso.
LA RICOSTRUZIONE
Difficile quindi che venga messa in discussione la consulenza del pm secondo cui la colpa di quanto successo è tutta da attribuire ad Alin Marius Marinica.
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Il Gazzettino