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TREVIGNANO (TREVISO) - “Ti auguro una splendida giornata, con pochi pensieri e con mille emozioni”. È il contenuto dell’ultimo messaggio che Lucia Bucceri, 70 anni, poetessa e maestra in pensione, ha inviato ieri mattina a Carla Povellato, riferimento dello storico gruppo dei poeti de El Sil. Erano le 11. Solo pochi minuti dopo sarebbe salita a bordo del Piper decollando assieme al marito Lanfranco dall’aviosuperficie di Montebelluna. Portava sempre un raggio di sole. Come quando insegnava alle elementari Carducci e alle Bindoni di piazzale Costituzione, nello stesso quartiere di San Pelajo. Ha lavorato qui fino alla pensione, arrivata nel 2017, seguendo generazioni di bambini.
Chi era Lucia Bucceri, l'insegnante poetessa
Originaria di Grado, Lucia aveva conseguito il diploma magistrale all’istituto Percoto di Udine e poi si era laureata in lettere all’Università di Trieste. Di seguito, inoltre, aveva aggiunto un master in Biblioteconomia all’Università di Padova. Si era trasferita a Treviso, ormai molti anni fa, con il marito e con i due figli, Marco e Silvia. Oltre alla passione per l’insegnamento, coltivava anche quella per i versi. Ed era riuscita a mettere assieme le due cose organizzando una scuola di poesia all’interno delle scuole attraverso l’attività di animazione e promozione alla lettura “Librando”. «Un'attività appositamente pensata per fare in modo che i bambini tirassero fuori i loro sentimenti» ricorda Letizia Ortica. È stata responsabile di diversi progetti nell’ambito della formazione: da Ragazzi 2000, Noi cittadini, Punti di vista, LiberaMente Libro e 7 Aprile 1944, sul bombardamento di Treviso nella Seconda guerra mondiale.
La passione per il volo
Non da ultimo, ha pubblicato due libri assieme ad altre scrittrici e poetesse: Tre donne raccontano e Sette donne in poesia, realizzato con le stesse Povellato, Ortica e Alberti, Arianna Bidoli Anselmi, Gisella Canzian ed Eleonora Zannini. «È stata una straordinaria poetessa, che stimavo molto -tira le fila Letizia Ortica- ed è stata anche molto impegnata nel volontariato». Il legame con il marito era fortissimo. Nel tempo libero amava volare per qualche ora assieme a lui nei cieli della Marca. Era successo mille volte, senza alcun tipo di problema. Anzi, con la gioia di condividere un momento speciale. I due erano partiti con questo spirito anche ieri mattina. Senza sapere che stavolta purtroppo non ci sarebbe stato ritorno. «Apprendiamo con dolore della tragedia capitata a Lucia e a suo marito Lanfranco -è il messaggio di cordoglio di ReteStoria- e siamo tutti vicini ai loro figli».
Il Gazzettino