I genitori a "Chi l'ha visto?": «Raoul non si è ucciso, chi sa parli»

Raoul Stefani
VILLAMARZANA - Un appello da parte dei genitori di Raoul Stefani, è stato lanciato attraverso le telecamere della trasmissione televisiva di RaiTre "Chi l'ha...

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VILLAMARZANA - Un appello da parte dei genitori di Raoul Stefani, è stato lanciato attraverso le telecamere della trasmissione televisiva di RaiTre "Chi l'ha visto?", affinchè si faccia vivo l'autore delle quattro lettere anonime, che spiegano come è morto il 16enne di Gognano di Villamarzana.

Mercoledì sera la presentatrice Federica Sciarelli ha presentato il servizio, montato nei giorni 19 e 20 febbraio tra Villamarzana e Arquà, dalla troupe Rai assieme alla giornalista Chiara Cazzaniga. Nell'abitazione di Gognano, alla presenza di papà Terenzio, mamma Nicoletta e della sorella Silvia, sono state lette le quattro lettere anonime, scritte a macchina, giunte in questi tre anni. «Viene detto che nostro figlio non si è ucciso buttandosi sotto un treno, ma che è stato spinto a farlo da un'altra persona. È stato citato un carabiniere che ricattava Raoul e un suo amico, dopo averli sorpresi con degli spinelli in tasca - ha ricordato la mamma - La sera del 18 aprile 2013 mio figlio era uscito di casa verso le 20.15, si era recato dai nonni per avere la mancia e bere con loro un succo di frutta. Poi in bici è andato ad Arquà Polesine, dove aveva la compagnia di amici. Attendevamo il suo ritorno come sempre per le 23.30, ma quando a mezzanotte non lo abbiamo visto rincasare ci siamo preoccupati. Alle sei del mattino la Polfer ci ha telefonato, dicendoci di andare in ospedale. Una volta appreso che Raoul era morto, ci è stato dato del Valium. Tutte le persone intervistate dalla polizia hanno escluso che si possa essere suicidato».

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Il Gazzettino