Muore all'improvviso dopo essersi negativizzato, poi la beffa del loculo "negato" in cimitero

Muore all'improvviso dopo essersi negativizzato, poi la beffa el loculo "negato" in cimitero
SANT'ANGELO - Una morte senza pace: si spegne all'ospedale quasi all'improvviso dopo essersi negativizzato e i familiari si rivolgono al giudice per capire cosa...

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SANT'ANGELO - Una morte senza pace: si spegne all'ospedale quasi all'improvviso dopo essersi negativizzato e i familiari si rivolgono al giudice per capire cosa è successo, ma nemmeno la sepoltura avviene senza travaglio. La famiglia chiede infatti l'assegnazione di un loculo basso per permettere all'anziana madre di poter visitare il figlio, ma il regolamento cimiteriale non lo consente. Una vicenda davvero complicata quella che riguarda il decesso di Vannino Chinello, 69 anni, residente a Vigorovea di Sant'Angelo di Piove, deceduto all'ospedale del capoluogo della Saccisica lo scorso 4 maggio. Sulla vicenda sta indagando la magistratura, a seguito di un esposto presentato dai familiari, per fare luce sulle reali cause della morte, avvenuta dopo che l'uomo era in via di guarigione dal Coronavirus ed era uscito dalla terapia intensiva. «Nemmeno la sua sepoltura avverrà serenamente, oltre il danno anche la beffa», racconta ora la figlia Loana Chinello, già assessore fino allo scorso mese di settembre. «Il Comune ha comunicato a noi familiari e all'impresa che papà sarebbe stato posizionato nel loculo basso e questo ci ha dato sollievo, mia nonna, madre di Vannino, è disabile certificata e sarebbe così potuta venire a salutare e toccare la sua tomba». Non tutto però va per il verso dritto: «Successivamente ci viene comunicato un errore, perché il regolamento prevede l'assegnazione dei loculi seguendo l'ordine progressivo dall'alto al basso per cui a mio padre tocca quello più alto» aggiunge Loana Chinello. L'ex assessore quindi si muove tra i meandri della burocrazia: «Scrivo una nota urgente all'amministrazione comunale, chiedendo deroga al regolamento per poi cambiarlo a beneficio di tutti, presentando anche il verbale medico di invalidità della nonna. La risposta è negativa, l'unica alternativa perché mia nonna possa toccare mio padre è unire la bara di papà a quella di mio nonno, deceduto anni fa e metterli insieme visto che è basso».


Loana Chinello grida tutta la sua rabbia e il suo dolore: «E' una amministrazione che non ha rispetto dei morti e che per i propri interessi modifica a piacere i regolamenti comunali quando gli fa comodo, l'ultimo pochi mesi fa. Vergogna». Toni concilianti da parte degli amministratori comunali. Il sindaco Guido Carlin fa sapere che «purtroppo nell'attuale regolamento di polizia mortuaria in vigore non sono previste deroghe. Per esaudire il comprensibile desiderio dei congiunti di Vannino Chinello sono state prospettate diverse soluzioni, tra le quali, oltre alla sepoltura nello stesso loculo del padre, anche una sepoltura a terra nello stesso cimitero di Vigorovea, o quella nel camposanto del capoluogo». Una dettagliata nota a questo proposito è stata inviata dal responsabile dell'ufficio comunale preposto all'ex assessore Chinello. Per la maggioranza che guida attualmente il Comune «l'assegnazione dei loculi cimiteriali è una tematica molto delicata, che va trattata con il dovuto rispetto e la massima trasparenza», ragione per la quale non sarebbe stato possibile derogare alle norme che sono attualmente in vigore nel territorio comunale santangiolese. Sabato mattina intanto, alle 10.30 nella chiesa parrocchiale di Vigorovea, verrà dato l'estremo saluto allo sfortunato Vannino Chinello. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino