Morte Rebellin, gogna social per la ditta tedesca: «Ora dovete fallire»

Nel mirino il camionista, socio di una ditta tedesca di trasporti

Morte Rebellin, gogna social per la ditta tedesca: «Ora dovete fallire»
 Il procedimento penale farà il suo corso, con tutte le incognite dovute all'esecuzione di un mandato di cattura europeo. Ma a carico di Wolfgang Rieke, e...

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 Il procedimento penale farà il suo corso, con tutte le incognite dovute all'esecuzione di un mandato di cattura europeo. Ma a carico di Wolfgang Rieke, e dell'azienda di trasporti Rtr in cui l'investitore di Davide Rebellin figura come capo ufficio, è già iniziata la gogna sul web. In un'epoca in cui la reputazione di un'impresa viene costruita anche attraverso le recensioni in Rete, rischia così di essere molto pesante il conto per l'immagine della società tedesca.



LE PAROLE
Per rendersene conto, basta dare un'occhiata alle decine di giudizi apparsi nelle ultime ore su Google. A firmarli, a volte pure con nome e cognome anziché un generico nickname, sono utenti sia italiani che francesi: il ciclista originario di Lonigo, e morto mercoledì scorso a Montebello Vicentino, viveva infatti a Montecarlo con la moglie Françoise Fanfan Antonini. C'è chi invoca un processo rapido: «Giustizia subito per Rebellin!». Ma sono più numerosi coloro che puntano apertamente il dito contro il camionista, a cui la Procura di Vicenza contesta l'omicidio stradale e la fuga: «Come si può scappare quando si è fatto a pezzi un uomo? Sia fatta giustizia»; «Scappare è proprio da delinquenti, meritate di non lavorare più per l'Italia. Rip Davide! Che venga fatta giustizia quanto prima, mi auguro».

Come si capisce da queste parole, le critiche rivolte al 62enne Wolfgang vengono estese anche alla società di famiglia Rieke Transporte Recke, accusata di aver affidato la guida di un Tir a un conducente con precedenti per omissione di soccorso ed ebbrezza al volante: «Nella vita, è importante ammettere i propri difetti ed errori. Sii degno!! Hai investito e soprattutto ucciso una persona chiamata Davide Rebellin. La vostra impresa dovrebbe avere un po' di dignità»; «Affidate i vostri camion a persone spericolate e mostruose. Vergognatevi. La decisione che è stata presa dal dipendente (anzi dal direttore!!!) è indicibile quanto atroce e disumana»; «Date lavoro a degli assassini sulla strada»; «Vi meritate di fallire e smettere per sempre».

IN ITALIA
In attesa di capire se l'indagato tornerà in Veneto, nel mirino finisce intanto la ditta, specializzata in trasporti fra Germania e Italia: «Negli ultimi anni lo stesso autista ha provocato incidenti gravi dove gli è stata ritirata la patente. Spero di non vedere più questa società in Italia»; «In Italia solo per costituirvi... non vi vogliamo più vedere»; «Mai più i vostri Tir in Italia». Nei giorni scorsi Jürgen Rieke, fratello del camionista e amministratore delegato dell'azienda, ha preferito non aggiungere ulteriori dichiarazioni a quelle rilasciate al Gazzettino, in quanto «l'indagine è in corso».


 

 

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Il Gazzettino