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MIRANO - Trovata morta in casa dopo circa una settimana dal decesso. Se n’è andata così Patrizia Bonesso, 60 anni di Mirano. Da sola, senza che nessuno se ne accorgesse. Forse un malore, forse era malata. Nessuno ha saputo dirlo finora. Mercoledì sera i vicini hanno avvisato i carabinieri, insospettiti perché avevano iniziato a sentire uno strano odore provenire dall’appartamento della signora Bonesso. Capendo immediatamente dovesse essere successo qualcosa di grave hanno chiamato le forze dell’ordine che si sono recate subito nei pressi della palazzina dove abitava. In via Cesare Battisti proprio vicino al noto Bar Alpino. Viveva da sola Patrizia e da sola era al momento del decesso. Nessuno ha visto o sentito nulla, nessuna testimonianza diretta dell’accaduto.
“Abbiamo visto i carabinieri e i pompieri qualche giorno fa sostare proprio nel parcheggio di fronte alla palazzina per entrare nell’appartamento, ma non sappiamo nulla di lei, nessuno la conosceva” commentano alcuni ragazzi della zona. “Li è rimasta la sua auto parcheggiata” una BMW grigia con all’interno un mazzetto di fiori in plastica, parcheggiata davanti al panificio. Doveva essere passata quasi una settimana dal decesso prima che qualcuno si accorgesse che qualcosa non andava.
NESSUN SOSPETTO
«Se avessimo immaginato che stava male o che ci fosse qualcosa di strano saremmo intervenuti prima” commentano i vicini di casa “ma non ci siamo accorti di nulla”.
Non era anziana la signora Patrizia Bonesso e questo fa sicuramene riflettere sulla situazione di solitudine in cui tante persone versano nel nostro territorio, persone sole che, magari con una pensione dignitosa, non pesano sulla comunità e questo le rende maggiormente invisibili. E il fatto che accada in una città abbastanza piccola come Mirano lascia ancor più una sensazione di sconfitta sociale. Tante sono le misure disponibili oggi per affrontare ed evitare episodi come questo. Esiste la possibilità di tutelare le persone sole con assistenti che telefonicamente li tengano quotidianamente sotto controllo, o iniziative che mettano in contatto anziani e bambini. Le persone anziane o sole possono essere una grande risorsa per la comunità soprattutto perché hanno molto tempo libero che può essere impiegato per sorvegliare un giardino, controllare bambini nei parchi gioco, raccontare storie, ma anche, come nel caso di Patrizia essere parte attiva della comunità, venendo coinvolta in una delle tante associazioni di Mirano. Esiste una iniziativa proposta tanti anni fa che occorrerebbe potenziare: la “banca del tempo”, un luogo di comunicazione e solidarietà sociale in cui ognuno può dare e ricevere ascolto, supporto e tempo, nella speranza che gli invisibili della società non debbano andarsene senza che nessuno se ne accorga.
Il Gazzettino