«Siamo parte lesa e vittime di un sabotaggio ai nostri danni». Così Edoardo Lacava, consigliere uscente e capolista della Civica per Cadoneghe che...
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IL FALSO
Un falso che, comunque, non mette fuori gioco la lista perché è stato ritirato il solo foglio che conteneva la firma falsa e dove c'erano altre 19 sottoscrizioni. «Per fortuna ne avevamo raccolte tante e siamo riusciti comunque a presentarle - aggiunge Lacava - è chiaro che siamo vittime di un palese tentativo di sabotaggio. E sabato 27, l'ultimo giorno utile per la presentazione delle candidature, abbiamo chiesto al segretario comunale di ritirare il foglio con la firma sospetta e di fronte al suo rifiuto abbiamo chiesto l'intervento dei carabinieri che, arrivati in municipio, hanno raccolto anche la nostra denuncia per sostituzione di persona ed esibizione di documento falso. Ora sono in corso le indagini per risalire a chi era quella donna che è venuta a firmare e come mai sia in possesso del documento di una persona deceduta. In questa vicenda siamo parte lesa e per non avvelenare gli animi della campagna elettorale, abbiamo deciso di non dire nulla, anche perchè in ogni caso per noi alla fine non è cambiato niente in quanto la nostra lista è stata ammessa. Tuttavia ci stupisce e ci amareggia che il sindaco, che ha problemi ben più gravi in casa sua con la vicenda dei coniugi candidati a loro insaputa, perda tempo a diffondere notizie malevole nei confronti di altri candidati. Una vicenda ancora tutta da chiarire e così in maniera pretestuosa preferisce confondere le acque e alimentare insinuazioni. Evidentemente quello che stiamo proponendo nel nostro programma elettorale per Cadoneghe a qualcuno fa paura e teme di perdere».
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Il Gazzettino