Cortina dice addio a Celina Seghi: la Signora delle nevi se ne va a 102 anni

Celina Seghi
CORTINA - La lunga discesa di Celina Seghi si è conclusa ieri, a 102 anni. È morta la piccola, grande donna dello sci italiano, che legò la sua carriera di...

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CORTINA - La lunga discesa di Celina Seghi si è conclusa ieri, a 102 anni. È morta la piccola, grande donna dello sci italiano, che legò la sua carriera di atleta a Cortina: sulla Tofana, appena ventenne, vinse la medaglia d'oro nello slalom ai Mondiali 1941 e l'argento in combinata. Poi perse quei titoli, le gare furono declassate perché la guerra impedì la partecipazione di molte nazioni, ma lei conservò le medaglie e tornò più volte a Cortina. Nata il 6 marzo 1920 sull'Abetone, compagna di scuola di Zeno Colò, in carriera ha sfiorato due medaglie olimpiche, quarta in libera e combinata a St.Moritz 1948 e nello slalom di Oslo 1952.

Ai Giochi di Cortina 1956 aveva 35 anni, troppi per gareggiare ancora, all'epoca. Ha vinto un bronzo ai Mondiali di Aspen nel 1950. Intanto ha collezionato venticinque titoli italiani, mai nessuno come lei. Li ha visti tutti con i suoi grandi occhi azzurri; li ha vissuti con il dinamismo, l'energia, la vitalità che l'hanno animata per tutta la sua lunga vita. Il mondo dello sport ampezzano si unisce al cordoglio che ieri ha espresso la Federazione italiana sport invernali, ricordando «la leggenda dello sci alpino e tra le più grandi campionesse della disciplina; una delle prime sciatrici alpine italiane». Fu straordinaria la sua longevità agonistica: ottenne la prima delle sue trentasette medaglie ai campionati italiani nel 1934, appena quattordicenne, l'ultima nel 1954, ancora in slalom, vent'anni dopo il primo alloro. Vinse prestigiosi trofei internazionali, quelli che poi confluirono nella Coppa del mondo. Grazie a questi piazzamenti ricevette il prestigioso trofeo della competizione, la K di diamanti. Nel 2015 la Fisi la inserì nella sua Hall of fame, assieme ad Alberto Tomba. 
 

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Il Gazzettino